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Eventi e Turismo | 14 febbraio 2020, 17:05

Dove la donna della domenica incontra la meglio gioventù: si apre a Torino il nuovo percorso di cineturismo [FOTO E VIDEO]

All'interno del programma di "Torino Città del Cinema 2020", venti totem in venti location del centro città, che raccontano i film girati nel corso degli anni. Con video e commenti a cura di Steve Della Casa ed Efisio Mulas

Dove la donna della domenica incontra la meglio gioventù: si apre a Torino il nuovo percorso di cineturismo [FOTO E VIDEO]

Prende avvio proprio nel giorno degli innamorati un esclusivo tour che non potrà non far battere il cuore a tutti gli amanti della Settima Musa. E' stato inaugurato questa mattina il nuovissimo percorso di cineturismo “Girando per Torino”, realizzato all'interno del programma "Torino Città del Cinema 2020",  cura di Film Commission Torino Piemonte e Museo Nazionale del Cinema, con il partenariato di Iren. 

Una "pista" di filmografia che come una lunga pellicola si snoda lungo 20 postazioni multimediali dislocate in altrettante location del centro cittadino, dove sono state realizzati dei lungometraggi nel corso degli anni, dagli esordi fino ai giorni nostri. Nell'anno delle grandi celebrazioni per quella che è stata definita "l'arte del Novecento", il progetto vuole offrire ai torinesi e ai turisti la possibilità di approfondire e rivivere storie, aneddoti e curiosità che hanno contribuito a rendere Torino meta e location privilegiata di tantissime produzioni cinematografiche.

Le postazioni scelte sono: Porta Susa per Cabiria; piazza Carlo Alberto per Addio giovinezza; piazza Bodoni per L'eroe della strada; piazza San Carlo per Le amiche; il Castello del Valentino per Guerra e pace; piazza Gran Madre per The Italian Job; piazza delle Repubblica per La donna della domenica; piazza C.L.N. per Profondo rosso; piazza Solferino per La seconda volta; Porta Nuova per Così ridevano; via Lagrange per Santa Maradona; piazza Carignano - via Accademia delle Scienze per Heaven; piazza della Consolata per La meglio gioventù; la Mole Antonelliana per Dopo mezzanotte; via Garibaldi per Il divo; piazza Palazzo di Città per Vincere; il Borgo Medievale per La solitudine dei numeri primi; la Cavallerizza Reale per Venuto al mondo; il Museo Nazionale del Risorgimento per Benvenuto presidente!; lungo Po Armando Diaza per The King's Man

Ognuna delle venti postazioni - realizzate da Fargo Film, ideate e progettate dallo Studio Loredana Iacopino Architettura - presenta esternamente grafiche e immagini legate al film di riferimento, alternate a pannelli riflettenti che valorizzano il contesto architettonico circostante. All'interno, delle sedute che richiamano quelle dell'Aula del Tempio della Mole Antonelliana, e che permettono ai passanti di visionare dei filmati legati alla pellicola e ascoltare commenti e curiosità per voce di Steve Della Casa ed Efisio Mulas, storici conduttori della trasmissione radiofonica di Radio Tre “Hollywood Party”.

Una mappa cartacea verrà anche distribuita presso gli uffici del turismo di piazza Castello e piazza Carlo Felice. Ed è possibile visionare l'intero tour sul sito di Torino Città del Cinema, o scaricare gratuitamente e utilizzare l'App “Italy For Movies”. 

Il percorso inaugurale di oggi ha visto Steve Delle Casa capitanare una squadra di giornalisti e fotografi in mezzo ad alcune delle location proposte. Immancabile la partenza da piazza C.L.N, divenuta celebre agli occhi del mondo grazie al capolavoro di Dario Argento, innamoratosi della sua architettura metafisica e suggestionato dal celebre quadro di Edward Hopper "I nottambuli". 

Ma non sono mancate delle piacevoli incursioni. A cominciare da Marco Ponti, regista del leggendario Santa Maradona (2001), che sognò la Torino della movida dipingendo la generazione mille euro. "Mi chiesi: perché non raccontare una città che ancora non esiste? Magari, se lo faccio, questo desiderio si avvererà".

O Davide Ferrario in via Verdi, che con Dopo mezzanotte (2004) scelse, due anni prima delle Olimpiadi Invernali, la maestosità della Mole Antonelliana per realizzare un film indipendente, senza budget né sceneggiatura, con Giorgio Pasotti, Francesca Inaudi e Fabio Troiano che in circa tre settimane e mezzo realizzarono "un autentico miracolo, entrando nel museo alle 8 di sera per girare e uscendo la mattina". 

E Sonia Bergamasco all'ombra della Consolata, l'indimenticabile Giulia, femme fatale e brigatista della Meglio gioventù (2003), che portò Marco Tullio Giordana a scegliere la Torino sessantottina come location d'elezione per raccontare di lotte studentesche, amori passionali e animi in rivolta. 

Il percorso si è concluso in piazza della Repubblica, di fronte al Mercato Centrale, con l'accoglienza musicale della banda della Città di Torino. E un sornione Marcello Mastroianni alle spalle, fuoriuscito come per incanto dal trambusto quotidiano di quel mercato di Porta Palazzo tanto amato prima da Fruttero&Lucentini e poi da Luigi Comencini nel 1969.

Manuela Marascio

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