Si terranno oggi, 6 febbraio, le assemblee e i presidi del personale delle Agenzie Fiscali (Entrate e Dogane) a seguito dello stato di agitazione proclamato contro il disimpegno dell’Amministrazione nei confronti di dipendenti e servizi.
Giornata di protesta per i dipendenti di Agenzia delle Entrate e delle Dogane, con un doppio presidio in via Fiume e in via Rubattino a partire dalle 11.00: i lavoratori denunciano una situazione insostenibile per gli enti, pesantemente sotto organico e bisognosi di investimenti anche in materiali e formazione del personale.
I lavoratori delle Dogane in via Rubattino:
Nel corso della protesta i rappresentanti di FP Cgil Cisl Fp Uilpa Confasl Unsa e Flp hanno denunciato le gravi criticità, rimaste irrisolte anche nella Finanziaria 2020, che colpiscono i dipendenti del settore, a partire dalle carenze di organico, e le ricadute che inevitabilmente coinvolgono anche il servizio.
Michele di Martino della segreteria nazionale Flp: "Su base nazionale l'Agenzia dell Entrate ha perso circa 4500 lavoratori per quota 100. Nel 2020 il numero delle uscite sarà simile a quello registrato nel 2019, per effetto dell'età media avanzata dei lavoratori: questo significa grossi problemi per l'erogazione dei servizi ai cittadini come la richiesta di un codice fiscale, la registrazione di un contratto o per lo sgravio di un a cartella, per cui si potranno allungare i tempi".
Il commento del coordinatore regionale della Funzione Pubblica Cgil per l'Agenzia delle Entrate, Rosario Macchia: "I problemi dell'Agenzia sono tanti, in trentanni di vita dell'ente non siamo mai arrivati così in basso, a partire dalla carenza di organico; c'è totale incertezza sul salario accessorio, non c'è comitato di gestione e c'è lo stallo sull'ordinamento professionale, ma soprattutto non c'è un indirizzo politico chiaro che ci consenta di operare con coerenza verso un obbiettivo. Sappiamo qual è la situazione politica in Italia alla quale inevitabilmente siamo collegati, e questa forte instabilità mette l'Agenzia delle Entrate in forte difficoltà sul contrasto al'evasione, rispetto alla quale non abbiamo i necessari strumenti".
"Vogliamo evidenziare l'insufficienza delle risorse che abbiamo a disposizione - aggiunge il segretario provinciale di Uilpa Genova Paolo Badalini -. Occorre fare degli investimenti per garantire i servizi, e se questo non accadrà andremo incontro allo sciopero. In un paese civile quando si parla di servizi si fanno anche gli opportuni investimenti, ma questo in italia non succede; se il governo vuole puntare al recupero dell'evasione rimanendo solo nell'ambito delle chiacchiere è certamente sulla buona strada".
"Chiediamo un incontro al sottosegretario Misiani per il fatto che ogni 5 persone che vanno in pensione se ne assume solo una - dichiara Domenico Daniele, coordinatore nazionale Comsal Unsa -. Questo vale sia per l'Agenzia delle Entrate sia per le Dogane, enti che avrebbero invece bisogno dell'assunzione di giovani formati appositamente per implementare la lotta all'evasione fiscale con i nuovi mezzi. A questo si aggiunge anche l'effetto negativo della Brexit sulle Dogane, che avranno un sensibile aumento delle merci da controllare".
Commenti