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Eventi e Turismo | 05 febbraio 2020, 06:00

I torinesi Eugenio in Via Di Gioia aprono Sanremo tra le Nuove Proposte, ma vengono eliminati

La brillante performance con la canzone "Tsunami" non è bastata a vincere lo scontro con la sfidante Tecla Insolia

I torinesi Eugenio in Via Di Gioia aprono Sanremo tra le Nuove Proposte, ma vengono eliminati

Non ce l'hanno fatta, i torinesi Eugenio in Via Di Gioia, a superare il primo "sbarramento" sul palco dell'Ariston. In gara con altri sette artisti tra le Nuove Proposte del 70° Festival di Sanremo, hanno perso al televoto contro la sfidante Tecla Insolia (che ha prevalso con pochissimi punti di scarto, solo il 50,6%).

Il loro brano, "Tsunami", come sempre è stato eseguito con grande estro, brio ed energia, riconfermando la versatilità dei quattro musicisti - Eugenio Cesaro, Emanuele Via, Paolo Di Gioia e Lorenzo Federici. 

Dopo il disco d'esordio nel 2014, negli successo della band è stato un crescendo, attingendo da diversi stili della tradizione, dalle balere allo swing, dal folk italiano a quello britannico. 

"Siamo figli di Steve Jobs e del T9/Siamo Lego in mezzo al traffico di Play Mobile", cantano nel loro leggero e orecchiabile inno generazionale che punta il dito - senza moralismo - contro il disinteresse dilagante delle persona per l'umanità, mentre impazzano il delirio tecnologico e la finzione di una vita di plastica (con una bella citazione di "The Truman Show", capolavoro di Peter Weir). 

Sul palco, una performance dinamica e coinvolgente, che ha messo in campo le ben note abilità spettacolari del gruppo, tra passi spensierati di cha cha cha che danzano sopra l'indifferenza denunciata nella canzone: "Guarda lo tsunami che travolge la città/dentro la mia testa calma piatta". 

Manuela Marascio

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