Pra’, ancora un rinvio per i lavori alla scuola ‘Thouar’

Il nome è pressoché impronunciabile, e difatti quasi tutti finiscono per sbagliarlo. Ma il problema è chiarissimo e ben noto, ormai, a tutti. E, su quello, è impossibile commettere errori: dal 2017 i cornicioni e i prospetti della scuola ‘Thouar’ di Pra’ sono in avanzato stato di degrado e andrebbero rimessi a posto. Ma dal 2017, promesse a parte, non si è ancora fatto nulla, nonostante decine di segnalazioni, e ieri è arrivato un nuovo rinvio.

A darne notizia è il consigliere municipale del VII Ponente, e capogruppo di A Sinistra, Filippo Bruzzone, che è stato tra quelli decisamente più impegnati e combattivi su questo fronte, prima con l’ex assessore comunale ai Lavori Pubblici, Paolo Fanghella, e poi con il suo successore, Pietro Piciocchi.

Il problema della ‘Thouar’ è ben noto a Palazzo Tursi, ma per un motivo o per l’altro la soluzione, che sarebbe pure piuttosto banale, viene spostata sempre un po’ più in là. Peccato che questo istituto sia frequentato ogni giorno da decine e decine di studenti e dai loro insegnanti e che non dovrebbe esserci nulla di più urgente, rispetto alla messa in sicurezza di una scuola. Invece, tempo fa, sono state sistemate delle transenne, sono stati messi dei ponteggi, e poi buonanotte ai suonatori.

Non è così che si fa. Perché questo intervento finisce sempre per passare in secondo piano? Perché era stato programmato nel 2018, poi nel 2019, poi ancora nel 2020 e, ora, nel 2021? È ancora lecito pensare che i cittadini possano credere alle promesse del Comune? O ci dovremo aspettare altre brutte sorprese, le ennesime?

Filippo Bruzzone scrive, anche un po’ sconsolato: “Ancora una volta il Comune rimanda i lavori sui cornicioni: dal 2017 chiedo, anche con altri colleghi, la data di inizio dei lavori. Mi avevano detto che avrebbero messo tutto a posto nell’estate 2018, oggi mi è stato detto che verranno ristrutturati nel 2021. Non molliamo”.

In uno dei recenti incontri pubblici con la cittadinanza residente nel VII Ponente, l’assessore Piciocchi aveva parlato espressamente della ‘Thouar’, così come di altri lavori su altri istituti scolastici.

Nel comunicato stampa emesso da Tursi all’inizio di gennaio, quello intitolato ‘47 milioni di lavori nel Ponente’, si cita espressamente questo programma, per quanto concerne l’edilizia scolastica: “Scuola ‘Assarotti’: manutenzione straordinaria soffitti; succursale ‘Villa Ratto’: lavori consegnati; accessibilità scuola ‘Pascoli’ di via Opisso: avvio gara entro gennaio 2020, inizio entro giugno 2020, fine entro dicembre 2020; ‘Villa Letizia’ in via Buffa: rifacimento pavimentazione concluso nel settembre 2019; asilo nido ‘Smeraldo’ (Cep - Voltri): sostituzione di alcuni infissi, concluso; scuola ‘De Amicis’, Villa Duchessa di Galliera: sostituzione di alcuni infissi, concluso; abbattimento barriere negli asili nidi ‘Nuvola’ e ‘Smeraldo’ e nella scuola Primaria Voltri 2: concluso; rifacimento controsoffitti della scuola ‘Crevari’ di via Pissapaola, concluso; scuola ‘Assarotti’: rifacimento terrazzo, copertura palestra con soffitto e controsoffitto, lavori in corso; scuola ‘Thouar’ di via Airaghi: rifacimento controsoffitti, concluso; scuola ‘Pascoli’ di via Opisso: rifacimento controsoffitti, concluso; scuola ‘Alfieri’ di via Rostan: rifacimento batteria servizi igienici, concluso; scuola ‘Alessi’ di piazza Bonavino: verifica serramenti; effettuato primo intervento di eliminazione pericolo, seguirà intervento manutentivo; scuola ‘Ansaldo’ di salita Egeo: sostituzione alcuni infissi, lavori da avviare”.

Per quanto riguarda la ‘Thouar’, l’ex assessore Fanghella aveva dichiarato: “L’intervento di rifacimento dei cornicioni e dei prospetti della scuola ‘Thouar’ di via Airaghi era già previsto nella terza annualità dello schema di programma triennale dei lavori pubblici 2018-2020, approvato con delibera della giunta comunale nel 2017. Il Municipio Ponente non ha evidenziato la situazione di urgenza. L’intervento è stato programmato presumibilmente per l’estate 2018. L’installazione del controsoffitto antisfondamento nella totalità del secondo piano e nel vano scale costerà 109.660,90 euro”.

Ora, al netto del rimpallo di responsabilità, sorgono spontanee due considerazioni: non equivale a ‘urgenza’ il fatto che un consigliere municipale segnali la necessità di intervenire per almeno una decina di volte, come minimo? Secondo: superata la questione urgenza o non urgenza, dall’estate 2018 sono trascorsi quasi due anni.

“Non molliamo”, dice il consigliere Bruzzone. E va bene così: ma se per rifare un cornicione bisogna ingaggiare questa vertenza, viene da chiedersi quale sforzo sovrumano sarebbe necessario per un problema più complesso. Nel frattempo, in un’altra parte del mondo costruiscono strutture ospedaliere dal nulla. Ma questa è decisamente un’altra storia.