‘Sovrappasso chiuso per lavori di manutenzione’. Così, dallo scorso 5 agosto, c’è scritto, di fronte alla griglia che impedisce di utilizzare la passerella che dal bordo strada permette ai passeggeri di raggiungere i binari della stazione ferroviaria di Genova Voltri, costringendoli a un lunghissimo giro per andare tutti i giorni a prendere il treno.
Peccato che il sovrappasso per essere chiuso, è effettivamente chiuso, ma i ‘lavori di manutenzione’ sono un assoluto miraggio, una barzelletta, una presa in giro bella e buona. Non solo non sono mai iniziati, ma neppure cominceranno a breve.
Una nota emessa nei giorni scorsi da Rete Ferroviaria Italiana informa, infatti, che la demolizione della passerella dovrebbe svolgersi verso la fine del 2020, e la realizzazione del nuovo manufatto dovrebbe arrivare entro il primo semestre del 2021. A conti fatti, per sbloccare questa situazione di disagio occorre più di un anno. ‘Solo’ per sostituire una passerella.
Tempi inaccettabili, secondo il gruppo consiliare del Partito Democratico del Municipio VII Ponente, che in questa iniziativa di protesta è pienamente appoggiato da A Sinistra e dalla Lista Crivello. Si tratta della maggioranza che guida l’ex circoscrizione di piazza Gaggero a Voltri, e sono proprio i capigruppo, Ugo Truffelli, Filippo Bruzzone e Giovanni Battista Sacco, a chiedere una ‘discesa in campo’ ufficiale da parte del presidente del VII Ponente, Claudio Chiarotti, affinché l’attesa possa essere ridotta.
Truffelli osserva: “Nel corso di un’audizione nella Commissione II in Municipio di Rfi, avevamo chiesto informazioni circa la sostituzione della passerella, augurandoci che avvenisse nel minor tempo possibile e facendo presente che la chiusura provoca un grande disagio agli utenti, in particolare per chi deve recarsi verso Genova, in quanto allunga il trasferimento tra il binario proveniente da Savona e quello tronco, creando anche un problema di sicurezza, perché questa situazione spinge le persone ad attraversare i binari”.
L’audizione risale al 10 settembre del 2019. “In allora - prosegue Truffelli - Rfi ci rispose che non avevano ricevuto la disponibilità finanziaria, ma che contavano di averla nella riprogrammazione di fine anno o con il nuovo bilancio. Iniziato l’anno nuovo, abbiamo di nuovo chiesto lumi a Rfi, che ci ha risposto: ‘In prima fase si procederà, entro dicembre 2020, alla demolizione del manufatto, e successivamente alla realizzazione del sovrappasso, compatibilmente con le autorizzazioni e i finanziamenti che saranno resi disponibili, entro il primo semestre 2021’. È evidente che tempistiche così lunghe, a due anni dalla chiusura del sovrappasso, non siano accettabili. Proporremo al prossimo Consiglio di Municipio una mozione per chiedere che i lavori vengano accelerati, anche utilizzando i poteri commissariali per il superamento dell’emergenza legata al Ponte Morandi, trattandosi di migliorare infrastrutture di trasporto pubblico (similmente a quanto fatto con il sovrappasso di Sestri) per raggiungere il centro città da una stazione di interscambio con le corriere extraurbane”.
Anche Matteo Frulio, assessore municipale ai Lavori Pubblici in quota Partito Democratico, analizza: “È una vergogna. Rimanere un anno e mezzo senza il sovrappasso della stazione. Questa la risposta di Rfi che, peraltro, non ha mai rispettato le tempistiche promesse sulla nuova stazione, sui binari, sulle ristrutturazioni rimandate di anno in anno: si vedano le tempistiche del nodo ferroviario. Il sovrappasso deve essere ripristinato anche con una passerella provvisoria come accaduto in tempi celeri per la stazione di Pegli. Le possibilità ci sono. Si tratta solo di averne la volontà. Il Municipio non ci sta e chiede che vengano accelerati i tempi”.
Entrambi i ragionamenti non fanno una piega: primo: ci si riempie tanto la bocca di trasporto pubblico, di mobilità leggera, di cambiare le abitudini dei cittadini, e poi si lascia una passerella, una banalissima passerella, chiusa per tutto questo tempo? Secondo: a Pegli la stessa passerella è stata installata nel giro di poche settimane, per di più dal nulla, in quanto non esistevano neppure i piloni laterali, possibile allora che per Voltri non si possa fare più in fretta?
C’è bisogno del Municipio, ma anche di una netta presa di posizione da parte del Comune di Genova. Lo scorso ottobre, sullo stesso argomento, la capogruppo della Lega in Sala Rossa, Lorella Fontana, ha sensibilizzato il sindaco Marco Bucci. Ebbene, signor sindaco: ha intenzione di fare qualcosa pure lei, o chi per lei attraverso la Giunta Comunale?
Anche questo sarebbe un intervento utile. Per tutti gli altri, provate a farvi un giro ogni giorno alla stazione di Voltri. Poi vediamo se qualcuno se la sente ancora di parlare di trasporto pubblico con così tanta nonchalance.
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