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Sport | 31 gennaio 2020, 08:00

RABBIA CBS - Cinque giornate a Principalli, duro comunicato: "Dichiarato il falso"

Alla fine del match con il Corneliano il 2001 è caduto involontariamente addosso ad un assistente: "Ha chiesto immediatamente scusa, spiegando che alle sue spalle era scivolato un nostro dirigente, ma è stato invece aggredito verbalmente e minacciato dall'assistente stesso".

RABBIA CBS - Cinque giornate a Principalli, duro comunicato: "Dichiarato il falso"

Ci sono cadute e cadute. Quella del 2001 Gabriele Principalli della Cbs, al termine del match con il Corneliano Roero in Eccellenza B, è stata accidentale e casuale (è finito addosso ad un arbitro dopo che un dirigente alle sue spalle è scivolato nel tunnel che porta agli spogliatoi). Quella degli assistenti, della terna e del Giudice sportivo, secondo la Cbs, è invece una caduta di stile e rispetto: "Essere autorevoli rivestendo un ruolo di comando è molto difficile, ma è una qualità che esprime onestà e rispetto. Essere autoritari, invece, è un atteggiamento, più comodo, e che spesso sfocia nell'arroganza".

Cosa è successo: cinque giornate di squalifica a Principalli, uno dei giovanotti della Cbs, uno dei gioiellini valorizzati da una società-modello che ha scelto di esaltare la sua linea verde senza guardare più di tanto la classifica. Squalificato, sì, ma perchè?

Scrive il Giudice sportivo sul comunicato Lnd: "Espulso al termine della gara durante il rientro verso gli spogliatoi per aver protestato con forza e violenza contro l'assistente n.1 arrivando a spingerlo mentre questi gli voltava le spalle. In conseguenza della spinta l'assistente n.1 andava a sbattere il viso contro un altro giocatore pur non facendosi male. La sanzione comminata tiene conto di quanto previsto ex art.36, comma 1 lettera b) del C.G.S. e della viltà del gesto (spinta alle spalle, senza possibilità di difendersi o evitare il contatto".

La Cbs proprio non ci sta. Ieri la società rossonera di corso Sicilia ha scritto un duro comunicato: "La società CBS apprende con estremo rammarico la decisione di squalificare Gabriele Principalli, classe 2001, per ben cinque (5) giornate nel campionato di Eccellenza, dopo gli avvenimenti successivi al fischio finale della partita Corneliano-CBS, di domenica 26 gennaio 2020.

Apprende la notizia, e si chiede perché? Soprattutto di fronte alle motivazioni scritte nel C.U., in parte romanzate e in parte del tutto inventate rispetto ai fatti realmente avvenuti.

Al termine di Corneliano-CBS, rientrando negli spogliatoi attraverso lo stretto tunnel della tribuna, un dirigente della nostra società scivolava malamente sul pavimento infangato e finiva addosso a Principalli, il quale a sua volta cadeva sulla schiena di uno dei due assistenti della terna arbitrale. Gabriele chiedeva immediatamente scusa, spiegando l'accaduto, ma veniva invece aggredito verbalmente e minacciato dall'assistente.

Nessuno dei componenti della terna aveva visto l’effettiva dinamica dei fatti in diretta (come confermato dal referto stesso) e, nonostante questo, nessuno di loro aveva comunque voluto ascoltare le parti in causa, né Gabriele né il dirigente, nei minuti successivi all'accaduto. Ci chiediamo, perché? Perché dichiarare il falso su alcuni aspetti ("protestato con forza e violenza") e romanzare il resto come se si trattasse di un'aggressione, se in realtà tutto era avvenuto alle loro spalle?

 «Forse l'età media molto giovane che abbiamo il coraggio di schierare nonostante tutto, in questa categoria, dà la libertà ad alcuni ufficiali di gara di rivolgersi in modo più aggressivo ai nostri calciatori, e spesso a dare loro del "tu" (situazione verificatasi anche nei confronti di Principalli, e peraltro proibita dal regolamento)», è il pensiero amaro dell'allenatore della Prima Squadra, Marcello Meloni. «A me, come allenatore, e ai ragazzi, è sempre richiesto il rispetto verso gli ufficiali di gara. Ma spesso questo rispetto è soltanto a senso unico, mi lascia confuso. D'altronde è probabilmente più facile essere arroganti e intimidatori nei confronti di un 2001 piuttosto che nei confronti di un calciatore over 30».

Non è qui in discussione l'operato della terna arbitrale nel corso dei novanta minuti. Ogni direzione di gara prende una propria strada, in base alle valutazioni degli arbitri, che vengono sempre accettate al di là di naturali situazioni momentanee di protesta. Ma l'episodio che ha coinvolto Principalli sottolinea qualcosa di molto più grave, che non ha a che fare con il gioco, ma con il rispetto reciproco degli interpreti.

La società CBS ha sempre accolto con serenità i verdetti del campo e le direzioni di gara a qualunque livello, sia giovanile che di Prima Squadra. Ma, al di là del risultato, la nostra società ha sempre messo davanti a ogni cosa l'etica e l'insegnamento del rispetto verso avversari e ufficiali di gara. Un rispetto che si presuppone reciproco".

 

Michele Rizzitano

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