La Sanremese, tramite le dichiarazioni del Direttore Generale Pino Fava, al nostro quotidiano online commenta il ricorso realizzato dalla Folgore Caratese, dopo la semifinale di andata della Coppa Italia Serie D:
"Stiamo verificando il tutto, anche se prima dobbiamo aspettare di leggere esattamente il ricorso su cosa si basa e subito dopo andremo a fare le nostre valutazioni. Ma a prescindere da tutto la partita è stata regolare - dichiara Il Direttore Generale matuziano - e noi siamo tranquilli. L'anno scorso il giocatore in questione non ha preso nessuna squalifica: non ho idea su cosa la Folgore Caratese può basare questo ricorso".
Fava punta il dito: "Resta il fatto che sicuramente non è un gesto di lealtà sportiva da parte della società lombarda, nello sport bisogna cercare il risultato sul campo. A mio parere questo è un calcio malato - sottolinea Fava - ormai si cercano strade alternative a quello che è il verdetto del campo. Si cercano sempre appigli per andare a ribaltare risultati dati sul campo.
Contro la Folgore Caratese è stata una partita vera, maschia e dove noi abbiamo pagato l'infortunio al nostro Matteo Likaxhiu. Il ragazzo è uscito con un piede tagliato ed è finito in ospedale con sette punti di sutura, ma non è stato rpeso da parte dell'arbitro nessun provvedimento. Il fatto che i lombardi abbiano tre squalificati nella partita di ritorno la dice lunga sull'atteggiamento che hanno avuto in campo".
Il Direttore Generale conclude così: "Sinceramente, da una società la cui società è riconducibile ad una mittente televisiva nazionale che fa sport 24 ore su 24, mi aspettavo più sportività e lealtà accettando il verdetto del campo. Questo ricorso va controcorrente" .
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