Non ci sarà lo stato di agitazione degli avvocati al Tribunale di Asti. La decisione è maturata dopo una lunga assemblea straordinaria che si è tenuta oggi all'Ordine degli Avvocati.
All'origine dell'incontro l'ormai nota sentenza del Tribunale penale di Asti del 18 dicembre scorso, emessa senza concedere la parola a uno dei difensori degli imputati, e sulle iniziative ulteriori demandate dalla precedente assemblea dell’8 gennaio al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati e alla Camera Penale astigiani.
L'ampio dibattito ha toccato diversi punti: dal trasferimento del dott. Roberto Amerio a Torino (Amerio è il giudice che emise la sentenza), le scuse presentate dal presidente del tribunale, l'avvio dei procedimenti volti ad accertare eventuali responsabilità del Collegio giudicante, la trasmissione da parte del Consiglio dell’Ordine e della Camera Penale dei risultati degli accertamenti dai medesimi promossi alle competenti autorità.
L'assemblea ha deliberato a larghissima maggioranza, con articolata motivazione, di revocare lo stato di agitazione della categoria in attesa dei provvedimenti degli Organi competenti e di precisare che allo stato non vi sono ulteriori iniziative da assumere.
"Ci si augura - spiegano dall'Ordine presieduto dall'avvocato Marco Venturino - che ricorrano le condizioni per ricostituire il clima di collaborazione e fiducia reciproche fra Avvocatura e Magistratura astigiane, frutto anche della riconosciuta efficienza del Tribunale di Asti e della correttezza delle due categorie interessate, e che Avvocatura e Magistratura vigilino affinché le regole del processo, nonché prerogative, diritti e dignità dell’imputato e della difesa, condizioni imprescindibili di ogni giusta decisione, siano sempre rispettati".
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