Il Nazionale

Cronaca | 23 gennaio 2020, 14:02

Trentenne a processo per molestie sulla figlia della ex, l’accusa chiede l’assoluzione

Il giovane è anche imputato per aver inviato alla ragazzina un video pornografico

Trentenne a processo per molestie sulla figlia della ex, l’accusa chiede l’assoluzione

A discolpare l’imputato è stata la stessa presunta vittima che nel 2018, all’epoca dei fatti, aveva 13 anni. La ragazzina ha infatti detto che quella notte nella casa del nonno in un paese vicino a Cuneo, dove si era fermata a dormire, non ci furono né baci né palpeggiamenti, ed era stata lei a dirgli di andarla a svegliare al mattino presto.

La madre dell’adolescente aveva però trovato l’uomo, suo ex compagno che occasionalmente aiutava nel lavoro il nonno della ragazzina, accanto al letto di lei in atteggiamenti equivoci, e aveva chiamato i carabinieri.

Per l’imputato, un trentenne italiano a processo per molestie sessuali, il pm ha chiesto l’assoluzione. La tredicenne visitata in ospedale risultò negativa ad un rapporto sessuale. Anche il nonno ha confermato che il giovane aveva dormito in una stanza diversa.

Resta però da chiarire se abbia responsabilità in capo ad un altro reato contestato. L’imputato aveva infatti inviato un video pornografico alla ragazza via Whatsapp. Lui sostiene che sarebbe stata lei a chiedere che glielo mandasse perché incuriosita dopo aver visto il giorno che il giovane e il fratello maggiore di lei stavano guardando qualcosa sul telefono.

L’udienza, che si è tenuta a porte chiuse per la minore età della persona offesa, è stata rinviata al 12 febbraio per le arringhe dell’avvocato di parte civile Mansueta Mureddu e del difensore Fabrizio Di Vito, che commenta: “E’ stato provato che il mio assistito non è responsabile delle molestie. I giudici decideranno anche sulla questione del filmato”.

Monica Bruna

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