Il Nazionale

Cronaca | 17 gennaio 2020, 07:00

"I miei riti funzionano, la signora è viva ed è in aula". Nuova udienza del processo alla Maga Mady, accusata di truffa aggravata

Ogni rito costava 3500 euro. La difesa:"Lei ci crede veramente e ha fatto diversi corsi"

"I miei riti funzionano, la signora è viva ed è in aula". Nuova udienza del processo alla Maga Mady, accusata di truffa aggravata

È stata ascoltata ieri in tribunale ad Asti, in una lunga udienza, la Maga Mady, al secolo Antonietta Manetta 75 anni, titolare dello studio il Bagatto di Asti, accusata di truffa aggravata.

Un’udienza (giudice Giulia Bertolino, pm Francesca Dentis) con momenti anche decisamente “coloriti” a causa della veemenza dell’imputata nei confronti di una ‘cliente’ sessantenne che aveva raccontato di essersi rivolta alla Manetta in un momento di grave disperazione.

Problemi di amore, salute e lavoro come tante persone che si rivolgono a cartomanti o simili, una sorta di ultima spiaggia per ritrovare speranze ed equilibrio. In realtà la presunta vittima avrebbe più che altro contratto circa 70mila euro di debiti.

In aula questa mattina l’imputata ha ammesso di aver preso soldi e di avere fatto i riti, ognuno dei quali costava 3500 euro. A suo dire funzionavano benissimo, soprattutto quelli sulla salute perché la cliente “è viva ed è qui”, queste le sue parole in aula.

L’udienza è rinviata al 19 marzo quando saranno ascoltati ancora alcuni testimoni (clienti della maga) e il processo si avvierà a conclusione.

LA VICENDA

Tra il 2013 e il 2014 la presunta vittima aveva dato alla Manetta (già arrestata nel 2010) 42 assegni da 500 euro ciascuno, senza intestazione. Poi la sessantenne si era trasferita in Marocco col compagno ed erano arrivati altri problemi, anche di salute. "Chiamavo la maga al telefono - aveva affermato - mi diceva che se non pagavo avrei perso tutto, anche la famiglia". La maga le aveva chiesto 35 mila euro per i riti e l'assistenza a distanza.

Dopo la scomparsa del compagno - ha spiegato l’avvocato della presunta vittima, Giulio Calosso del Foro di Torino – e un periodo davvero tremendo, la mia cliente è tornata in Italia e ha capito che non era più il caso di ‘finanziare’ la signora che ha ammesso di aver ricevuto soldi, regali, borse, fiori e che i suoi riti funzionavano benissimo. La mia cliente sostiene anche che, dopo la morte del compagno, la Manetta le avrebbe detto di non tenere i suoi oggetti preziosi perché avrebbero portato sfortuna e di consegnarli a lei”.

L’avvocato Chiara Pescarmona, difensore della Maga Mady ha spiegato che la sua cliente è convinta di avere questo ‘dono’ che le deriverebbe dalla nonna rabdomante. “Ci crede veramente e il materiale che acquista è costoso, è la prima vittima di se stessa. I suoi corsi sono costati tantissimo. La mia cliente nega di avere mai indotto dei timori strani, ha spiegato con precisione in cosa consiste il suo lavoro, sostiene di avere sempre fatto del bene e aiutato tutti”.

 

Betty Martinelli

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