Dai boschi alle sponde del lago Maggiore. Non conosce limiti la fantasia degli spacciatori che da tempo ormai stanno utilizzando luoghi appartati del nostro territorio come piazze di spaccio. Dopo i tanti bivacchi - nei boschi del Luinese, della Valganna e dell'alto Varesotto in generale - smantellati dai continui blitz dei carabinieri, alcuni spacciatori sono stati segnalati accampati proprio sulla riva del lago Maggiore.
Nelle scorse ore infatti alcuni cittadini hanno notato qualche movimento sospetto propria sulla sponda del lago in una zona poco accessibile tra Caldè e Laveno Mombello, non lontano dalla località Sasso del Galletto. Un paio di tende, un fuoco acceso, alcuni individui e movimenti sospetti. Qualcuno ha quindi deciso di avvertire i carabinieri della Compagnia di Luino che, nelle prime ore di questa mattina, hanno organizzato un blitz in zona intervenendo da terra ma anche dal lago, utilizzando la motovedetta in dotazione.
Purtroppo però il gruppetto di pusher si era già volatilizzato. I militari dell'Arma, guidati dal capitano Alessandro Volpini, hanno trovato però i segni della loro presenza: in particolare il resto di un fuoco acceso per scaldarsi in attesa dei clienti da rifornire sulla strada del lago poco distante.
Il sospetto è che gli spacciatori, dopo i continui rastrellamenti dei militari, non utilizzino più bivacchi fissi, ma si spostino di continuo per non dare punti di riferimento. E' importante quindi segnalare ai carabinieri ogni movimento sospetto per consentire di intervenire rapidamente e bloccare chi trasforma paesaggi da cartolina in luoghi di spaccio.
Commenti