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Sport | 28 dicembre 2025, 22:39

Pirandello, Renfro e le colonne d’Ercole biancorosse

IL COMMENTO DI FABIO GANDINI - Istruzioni per l’uso di un successo autentico, sperando che una definitiva resa siciliana non lo cancelli. Sarebbe un peccato, sarebbe una beffa, sarebbe l’ennesima “giustificazione” per non alzare lo sguardo…

Pirandello, Renfro e le colonne d’Ercole biancorosse

Alibegovic, Allen, Repesa. Più 3 di handicap, come nel golf, a riequilibrare nelle forze e nelle disponibilità un match altrimenti impari come può essere impari solo uno scontro tra chi spende e spande (anche troppo, evidentemente…) e chi invece è "costretta" a dare sempre un occhio attento alla finitezza del proprio bilancio.

Scritto ciò, partita vera. E quindi vittoria vera. L’inciso iniziale vale a cancellare il tentativo di una qualunque rilettura che sminuisca il valore del successo biancorosso: oggi la Openjobmetis ha battuto tra le mura nemiche un’avversaria sì martoriata da pirandelliane vicende che si stanno sommando l’una all’altra - a offuscare sempre di più la luce della (ex) favola trapanese - ma al responso del parquet ancora viva, forte, pronta a vendere carissima la pelle. Nella debacle di Sassari settimana scorsa gli Shark hanno regalato sia Petrucelli che Hurt: stavolta entrambi c’erano e si sono fatti sentire. E quindi solo una squadra compatta, che combatte, che non si arrende alle difficoltà avrebbe potuto portare a casa il risultato.

Così è stata Varese. Così è stato il destino.

Ora c’è solo da sperare che non ce lo tolgano presto, questo successo, nell’evenienza di una definitiva resa siciliana che può purtroppo avvenire in qualunque momento visto il piano inclinato che l’intero contesto societario pare avere imbeccato.

Sarebbe un peccato, sarebbe una beffa.

Dice: eh ma se Trapani salta in aria ci sarà una retrocessione in meno… Vero. Ma non sarebbe ora, per una volta, di guardare in su invece che in giù? Dando per sconfitta domani la Vanoli a Milano, la classifica dice che al momento ci sono sette squadre - tra cui quella di coach K. - racchiuse in 2 punti. Può succedere di tutto: questa serie A è un libro che ogni partecipante deve ancora decidere come scrivere, deve ancora decidere se farlo diventare un best seller o un racconto buono solo per accendere il camino.

Sperare che gli Shark “tolgano il disturbo” non significa solo sputare su un successo sudato e finalmente convincente (al netto di tanti aspetti ancora migliorabili…), ma anche racchiudersi dentro le proprie colonne d’Ercole senza alcun desiderio di passarle.

Il tema, piuttosto, è un altro: può guardare oltre una squadra che gioca in 8? Difficile, forse impossibile. Questi 8, però, per l’ennesima domenica hanno dimostrato che la strada intrapresa è giusta, proficua, piena di speranza.

“Nell’acquario” degli squali la Openjobmetis ha ritrovato le triple di uno dei migliori tiratori del campionato, capitan Libro (e diamocelo, ogni tanto, un pizzicotto, perché sul “cinno”, solo 3 anni fa, prima dell’avvento del “prof” Roijakkers, non avrebbe scommesso nessuno…), si è permessa il lusso di “scegliere” tra Iroegbu e Stewart, ha mandato definitivamente in soffitta la propria dipendenza da Nkamhoua, si è coccolata un giocatore sempre pronto a fare la differenza in un collettivo che gira a dovere (Alviti), ha accarezzato paternamente gli eccessi e le beltà della dinamo che gli sta di fianco, Moore, e ha “scoperto” Renfro.

Che noi abbiamo difeso fin dal primo giorno, vedendo in lui e in particolare nella coppia che avrebbe potuto formare con il finlandese l’agognato spartiacque tra un prima e un dopo: un prima fatto di sottovalutazioni, errori di concetto, sconfitte omeriche e mal di pancia ripetuti, e un dopo più roseo.

A patto di tornare ad alzare lo sguardo e non sempre a rasentare il terreno con gli occhi, trovando, prima o poi, anche il modo di non regalare ogni domenica uno straniero, quindi migliorando ulteriormente questa Varese senza rimetterla in confusione.

Perché è anche quest’ultimo il punto.

Fabio Gandini

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