È un regalo prezioso quello che Asti offre ai suoi cittadini e ai turisti per queste festività. Mentre oggi, giorno di Natale, la città si raccoglie intorno alla tavola per i tradizionali festeggiamenti in famiglia, l'invito è di prepararsi già per domani. Il 26 dicembre, giorno di Santo Stefano, sarà infatti all'insegna della cultura, con l'apertura speciale di due palazzi storici che ospitano le opere di due figure gigantesche dell'arte italiana. Il filo rosso che lega le esposizioni di Palazzo Mazzetti e Palazzo Alfieri è l'astigianità di due maestri assoluti: Paolo Conte, vivente e in piena attività creativa, ed Eugenio Guglielminetti, indimenticato scenografo che ha scritto la storia del teatro visivo.
Il "Conte pittore" si svela a Palazzo Mazzetti
Il percorso ideale per smaltire i pranzi natalizi inizia domani da corso Alfieri, dove Palazzo Mazzetti ospita "PAOLO CONTE. Original". Non si tratta di un semplice corollario alla carriera musicale dell'avvocato-chansonnier, ma di un'immersione profonda in quella che lui stesso definisce una necessità espressiva nata "ancor prima della musica". La mostra, curata da Manuela Furnari, si presenta come la più ampia mai dedicata al Conte pittore, con ben 143 opere esposte.
L'esposizione è "totalmente diversa" da quella ammirata agli Uffizi nel 2023. Lo spazio museale astigiano permette di esplorare un arco temporale di quasi settant'anni, partendo da lavori del 1957. Come sottolinea la curatrice, Conte è "un novecentista nel senso più puro del termine", capace di infondere nei suoi lavori "soggettività, esotismo e una bellezza immaginifica".

Nelle sale si respira la sinestesia contiana: quell'incrocio magico dove "ad ogni tonalità musicale corrisponde un colore". Tra i pezzi forti spiccano le tavole di Razmataz, l'opera ambientata nella Parigi degli anni Venti che celebra l'arrivo del jazz e della cultura afroamericana. Non mancano i disegni "rapidi e febbrili" a grafite e le opere più recenti, i famosi "cartoncini neri" realizzati dal 2013 a oggi, dove l'ironia e l'omaggio alla musica classica e alla letteratura si fondono in un tratto inconfondibile. Come ricorda Livio Negro, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, questo evento è "un atto d'amore della città di Asti nei confronti di uno dei suoi figli più illustri".
Per chi volesse approfondire ulteriormente, è già in calendario un appuntamento speciale: domenica 28 dicembre, alle 15, è prevista una visita guidata alla mostra (costo 10 euro, gradita la prenotazione) per esplorare nel dettaglio le connessioni tra le note e i colori del Maestro.
A Palazzo Alfieri la storia del teatro italiano
Lasciato Palazzo Mazzetti, basta percorrere pochi passi per immergersi in un'altra atmosfera magica a Palazzo Alfieri. Qui, la Fondazione Eugenio Guglielminetti presenta "Bozzetti scenografici di Eugenio Guglielminetti. La prosa". Se Conte ci porta nel mondo del jazz e dell'immaginario onirico, Eugenio Guglielminetti ci trascina sul palcoscenico degli anni d'oro del teatro italiano, tra gli anni Sessanta e Settanta.
La mostra, curata da Marida Faussone e Giuseppe Orlandi, espone quaranta opere inedite a tecnica mista che raccontano "singolari e coraggiose intuizioni". È un tuffo nella storia della drammaturgia, che documenta il sodalizio con il Teatro Stabile di Torino e con registi del calibro di Gianfranco De Bosio, con cui Guglielminetti iniziò a collaborare fin dagli anni Quaranta.

Il visitatore si troverà di fronte a testimonianze di allestimenti leggendari, come i bozzetti per l'Enrico IV con Salvo Randone o le sperimentazioni per il teatro ipogeo Sant'Erasmo di Milano. Di particolare fascino è la sezione dedicata ai classici, con i costumi per opere shakespeariane e per La Gioconda di D'Annunzio, allestita al Vittoriale. L'esposizione è arricchita da documenti storici, lettere originali e costumi di scena esposti su manichini, che restituiscono la tangibilità del lavoro teatrale.
Entrambe le mostre rappresentano un'opportunità unica per riscoprire come Asti sia stata, e continui ad essere, una culla di talenti capaci di parlare al mondo. Le esposizioni saranno visitabili con orario continuato dalle 10 alle 19 (ultimo ingresso ore 18), offrendo un'alternativa di alto profilo per trascorrere le giornate di vacanza immersi nella bellezza.



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