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Politica | 22 dicembre 2025, 06:15

CONTROCORRENTE / Azione e Italia Viva insieme: a Cuneo diventa possibile ciò che a Roma è stato impossibile

Alle amministrative 2027 del capoluogo – sempre che nel frattempo non intervengano novità - troveremo nella stessa coalizione di centrosinistra i  “cespugli” dei due rissosi leader, Calenda e Renzi, che sognavano il “terzo polo”

CONTROCORRENTE / Azione e Italia Viva insieme: a Cuneo diventa possibile ciò che a Roma è stato impossibile

Avevano promesso che avrebbero posto fine al bipolarismo e creato un terzo polo popolar-liberaldemocratico.

Poi, Carlo Calenda e Matteo Renzi si sono messi a litigare come due comari e il loro sogno si è infranto sugli scogli dei loro inconciliabili caratteri.

Mentre a Roma già si era consumata la rottura, a Cuneo, Enrico Costa e Luigi Marattin, cercavano ancora di tenere insieme i cocci e di dare vita ad un partito liberaldemocratico. 

L’ultimo tentativo il 28 giugno 2024 alla sala Falco della Provincia: i due deputati, nel corso di un incontro-convegno dal titolo “Il momento delle scelte”,  avevano discusso della possibile ricostruzione di un soggetto liberale e riformatore.

Visto col senno del poi, il titolo ha avuto un sapore beffardo.

Appena tre mesi dopo, Costa rientrò (per la terza volta) in Forza Italia e  Marattin si staccò da Renzi inventandosi l’associazione “Orizzonti liberali”.

Si registra ora un fatto singolare perché i due “cespugli”, Azione e Italia Viva, rissosi a Roma, si ritrovano a braccetto a Cuneo in vista delle comunali 2027. 

Sono entrambi ridotti ai minimi termini, ma la buona volontà ai due referenti provinciali, Giacomo Prandi (Azione) e Heldi Reinero Shahini (Italia Viva) non manca. 

In verità, la new entry è Azione perchè – come giustamente ci hanno notare Marco Bertone, coordinatore della neonata Rete Civica - Italia Viva era presente in maniera organica nel centrosinistra già in occasione delle comunali 2022.

Singolare constatare questo “Miracolo di Natale” politico locale, che certifica il ruolo di Cuneo come laboratorio della politica (per quanto in scala ridotta).

Qualcuno citofoni a Calenda e Renzi per dire loro che nel capoluogo della Granda ciò che a Roma si è rivelato impossibile a Cuneo è diventato possibile.

Sempre, naturalmente, col beneficio dell’inventario.

GpT 

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