Il Nazionale

Cronaca | 14 dicembre 2025, 07:21

Ventimiglia: altri sei ricorsi del Comune dichiarati 'manifestamente infondati' dalla Cassazione, rischio di nuove condanne alle spese

Il Comune ha ora 40 giorni di tempo per chiedere comunque la decisione della Corte

Ventimiglia: altri sei ricorsi del Comune dichiarati 'manifestamente infondati' dalla Cassazione, rischio di nuove condanne alle spese

La Cancelleria della Seconda Sezione Civile della Corte di Cassazione ha comunicato agli avvocati Barletta di Milano, difensore del Comune, e Marco Mazzola di Ventimiglia, difensore dei sanzionati, di aver disposto l’adozione del rito accelerato per altri sei ricorsi promossi dall’Ente contro altrettante sentenze del Tribunale di Imperia. Tali decisioni avevano confermato l’annullamento di 27 verbali elevati tramite autovelox, già disposto in primo grado dal Giudice di Pace di Sanremo.Pe r ciascun giudizio, la Suprema Corte ha formulato una valutazione netta, osservando che “Il ricorso, articolato in un motivo, è manifestamente infondato. La censura è basata sulla tesi secondo cui la sentenza impugnata avrebbe erroneamente ravvisato una sostanziale differenza tra l’approvazione e l’omologazione dell’autovelox. Rilievo critico, quest’ultimo, che collide con la consolidata giurisprudenza della S.C. (vedi, Cass. n. 13996/2025 e precedenti ivi indicati)”.

Sulla base della manifesta infondatezza dei ricorsi, la Cassazione ha proposto la definizione dei giudizi ai sensi dell’art. 380-bis c.p.c.. Il Comune ha ora 40 giorni di tempo per chiedere comunque la decisione della Corte; in mancanza, i procedimenti verranno dichiarati estinti con conseguente condanna dell’Ente al pagamento delle spese legali. Uno scenario già verificatosi nei mesi scorsi: per otto ricorsi esaminati in precedenza, la Suprema Corte ha infatti portato all’annullamento definitivo di 51 verbali, con condanna del Comune alla refusione delle spese. Nel frattempo, con sentenza pubblicata venerdì scorso, il Tribunale di Imperia si è pronunciato su un ulteriore appello del Comune, relativo a 14 verbali notificati a un cittadino e annullati dal Giudice di Pace di Sanremo su ricorso del legale ventimigliese. Anche in questo caso il Comune aveva insistito sulla tesi dell’equiparazione tra approvazione e omologazione degli autovelox, richiamando circolari ministeriali e pronunce di merito ritenute favorevoli.

La difesa del sanzionato, oltre a ricordare che la Cassazione è ferma nel sostenere l’opposta interpretazione, ha sollevato in via pregiudiziale un’eccezione di improcedibilità dell’appello. Secondo l’avvocato Marco Mazzola, il Comune avrebbe omesso la notifica del ricorso e del decreto di fissazione dell’udienza, provvedendo solo dopo l’invito del Giudice a darne prova. Il legale ha evidenziato che “il vizio dell’omessa notifica non è sanabile con la costituzione dell’appellato, poiché negli appelli soggetti al rito del lavoro detta omissione lede la legittima aspettativa del sanzionato al consolidamento, entro un termine ragionevolmente breve, di un provvedimento giudiziario già emesso”. Il Tribunale di Imperia ha accolto l’eccezione, dichiarando improcedibile l’appello e condannando il Comune alla refusione delle spese legali.

Nel caso di Ventimiglia, le motivazioni che hanno portato agli annullamenti dei verbali, sia in primo che in secondo grado, risultano ormai molteplici: mancata omologazione degli autovelox, omessa indicazione nei verbali del decreto prefettizio, appelli tardivi, produzioni documentali fuori termine, certificazioni riferite a dispositivi diversi da quelli indicati nei verbali e, come in quest’ultimo caso, notifiche postume del ricorso e del decreto di fissazione dell’udienza. Sul fronte della Suprema Corte, salgono così a 14 i procedimenti nei quali è stato prescelto il rito accelerato per “manifesta infondatezza” della tesi, reiterata dal Comune, sull’equiparazione delle procedure di approvazione e di omologazione degli autovelox. Un orientamento che, alla luce della giurisprudenza di legittimità ormai consolidata, continua a incontrare una bocciatura sistematica.

Carlo Alessi

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