Si annuncia interessante la sfida amministrativa per la conquista del municipio di Savigliano in calendario per il 2027.
Le prime manovre, per quanto sotterranee, sono già partite.
Nessuna ufficialità: soltanto iniziative abbozzate e limitate ai “caminetti” degli addetti ai lavori.
Ufficiosità dicono che il Patto Civico voglia arruolare il sindaco uscente Antonello Portera, anche in virtù del fatto che Alberto Pettavino, capogruppo di “Progetto per Savigliano”, una delle liste civiche che nel 2022 lo hanno sostenuto nella sua corsa elettorale, è oggi coordinatore provinciale del Patto.
Portera era presente (e relatore) a Busca, un paio di mesi fa, all’incontro dei “pattisti”: è da allora che la corte nei suoi confronti si è fatta particolarmente serrata.
Il sindaco di Savigliano ha sempre rifiutato qualsiasi etichetta rivendicando convintamente la sua “civicità”.
In fondo però, il Patto Civico è esso stesso un rassemblement civico, per quanto con un lieve strabismo verso la destra moderata.
Accetterà Portera di farsi sedurre dalla sirene di Costa e Robaldo, lui che era stato tra i primi ed entusiasti attivisti del Movimento 5 Stelle nella Granda?
L’interrogativo tiene banco negli ambienti politici e da voci bene informate risulta che i maggiorenti del Patto – tra questi in primis il presidente della Provincia e collega sindaco di Mondovì Luca Robaldo – lo abbiano sollecitato a decidere entro gennaio se accettare o meno l’investitura.
In questo caso, sarebbe probabilmente della partita anche Gianluca Zampedri, colui che nelle amministrative 2022 era stato il candidato sindaco del centrodestra, già a pieno titolo nel Patto Civico, dopo un fugace passaggio in Azione.
L’operazione politica avrebbe, tra l’altro, la finalità di neutralizzare da subito eventuali iniziative che dovessero sorgere sul fronte destro e, al contempo, prevenire le mosse di un centrosinistra che punta alla riconquista del Comune.
Nel caso di un diniego di Portera, sarebbe pronta a scattare la vicesindaco Federica Brizio. Prima di abbracciare la causa del Patto, il sindaco uscente deve però ancora sciogliere la riserva se ricandidarsi o meno per un secondo mandato.
L’eterogenea maggioranza uscita dal voto di tre anni fa è finora riuscita a mantenersi relativamente compatta, pur perdendo per strada qualche pezzo e mostrando, in taluni passaggi, qualche fragilità.
Per la coalizione la sfida elettorale che si profila tra un anno e mezzo richiede qualche aggiustamento al fine di garantirsi maggiore robustezza in vista di un eventuale prossimo quinquennio.
La finalità politica del Patto Civico – disegnata da Costa – è sempre la medesima: relegare a ruolo di comprimari Partito Democratico e Fratelli d’Italia.
Sono queste due, infatti, le forze politiche più attive in città, mentre Forza Italia è comunque già presente (per quanto sotto mentite spoglie) all’interno della compagine che sta amministrando la città.
La Lega invece, che pure in passato ha avuto a Savigliano ruoli di governo, risulta in questo momento ai margini dei giochi non avendo più alcuna rappresentanza in Consiglio comunale.













Commenti