"Non c'è nulla di personale nei confronti dell'assessore Baldassarre ma è necessario fare un punto della situazione. Se quello che è accaduto verrà considerato dai partiti ininfluente io mi dimetterò" - dice il sindaco di Bordighera Vittorio Ingenito parlando del caso sul gazebo di Forza Italia.
"Gli scenari che si aprono sono diversi. Ho una serie di documenti che mi consentiranno di costruire una situazione evidente e chiara che giustifica la scelta di togliere le deleghe all'assessore Baldassarre. A metà novembre scrivo al segretario generale in relazione in quanto in oggetto e alla email a lei inviata all'ufficio manutenzioni dalla quale si evince di montare il gazebo di Forza Italia è stato mandato via sms all'ufficio Manutenzione. Io chiedo di avere una conferma via email. A stretto giro il segretario risponde che l'assessore Baldassarre mi ha confermato di aver personalmente richiesto al capo operaio l'installazione del gazebo. Nel proseguo, verso fine novembre, riscrivo a tutti gli uffici, al segretario e agli uffici per sapere se è stato effettuato il pagamento. In questa email molto recente che viene inviata dal dirigente dell'area tecnica in relazione all'intervento di installazione del gazebo presso i giardini del Palazzo del Parco avvenuto a cura sei dipendenti del servizio manutenzione risulta quanto segue. La richiesta è avvenuta al capo operai venerdì 24 ottobre. Il caposquadra ha accertato che tale installazione doveva avvenire a fini istituzionali. I due operai provvedevano a eseguire l'intervento in straordinario dalle 8 alle 9 e dalle 12 alle 13. Successivamente si apprendeva che non riguardavano ad attività del comune di Bordighera. In questa email successiva si quantifica la somma di 74,88 euro come oneri straordinari dell'ente. A fronte di tutto questo. Ci troviamo in maniera evidente davanti all'ipotesi di reato ovvero il peculato. Tutti gli accertamenti e le verifiche del caso verranno fatte dagli organi preposti. Le responsabilità che derivano. Ho ritenuto di intervenire in maniera decisa nel momento in cui è apparso un articolo nel quale è uscito che il gazebo era stato montato da Zagni e Bozzarelli e non dagli operai del comune. Non viene messa in discussione la validità dell'iter. Si tratta di fatti che sono fatti per confondere le idee. Una cosa è chiedere legittimamente il suolo pubblico, una cosa diversa invece è usare il personale per cose personali: montare un gazebo per il partito di Forza Italia. A tutto questo nonostante nel corso del tempo avessi chiesto al segretario e all'assessore di estinguere il pagamento. Nonostante tutto questo è arrivata in consiglio comunale ha dichiarato che 'non mi ritrovo in quelle parole perché ritengo completamente infondata la narrativa raccontata fino adesso'. Non lo accetto perché ho una responsabilità e non si limita a quello che gestisco dietro a questa scrivania. Ho una professionalità e non voglio che si discuta per colpa di qualcuno".
"Parliamo del futuro di Bordighera" - sottolinea il primo cittadino - "Porterò avanti l'amministrazione di Bordighera solo se ci sarà il pieno sostengo dei partiti. In maniera riservata farò vedere i documenti ai partiti per dare un'opportunità di riflessione. Ai partiti chiedo di fare una riflessione in tempi brevi e di fare le loro conclusioni. Li incontrerò tutti, uno ad uno, per fargli vedere che cosa è stato scritto, a partire dai consiglieri dei rispettivi coordinamenti, verso i quali ho una riconoscenza. Lavorano tutti e c'è tanto lavoro da fare. C'è da approvare il bilancio e a breve ci sono le elezioni provinciali. I chiarimenti devono arrivare prima delle elezioni provinciali. Devo avere il tempo di programmare. Se non avrò l'appoggio dei partiti mi dimetterò. Non ci sarà la possibilità di approvare il bilancio e eleggere i consiglieri provinciali. E' necessario che venga portata all'attenzione delle segreterie provinciali, regionali e nazionali. Mi rivolto anche ai partiti di opposizione. Lo faccio perché non è normale che esca un articolo di giornale il 26 novembre dove viene riportato che le maestranze del comune vengano usate per un partito e nessun partito abbia sollevato il caso. Di fronte al fatto di questa gravità, potremo comprendere perché nel futuro vedremo soltanto i candidati e ad andare a eleggere solo i loro familiari".

















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