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Politica | 10 dicembre 2025, 07:03

La via crucis degli emendamenti: notte surreale in aula, i sì a Forza Italia e l’ostruzionismo di Angei

«Troviamo la quadra», l’augurio natalizio iniziale che risuona nel consiglio comunale più lungo della storia di Varese. Ma la Lega blocca i lavori con oltre 1.500 emendamenti e un’ostruzione serrata mentre gli azzurri portano a casa una lunga serie di approvazioni

La via crucis degli emendamenti: notte surreale in aula, i sì a Forza Italia e l’ostruzionismo di Angei

A Palazzo Estense trasformato nell’epicentro di un’atmosfera quasi teatrale, si è consumata ieri sera la prima seduta del consiglio comunale più lunga della storia della Città Giardino. Un clima surreale fin dalle prime battute: dieci punti all’ordine del giorno, oltre millecinquecento emendamenti solo della Lega, le melodie natalizie del Giardino delle Meraviglie che filtrano dalle finestre e un’Aula che alterna momenti di ironia a fasi di vero e proprio stallo.

Il dono di pace e un consiglio che parte sospeso tra pace e paradosso
L’apertura è affidata all’intervento del consigliere civico Guido Bonoldi, dell'assessore Nicoletta San Martino e di Luca Boldetti (Forza Italia), uniti dall'appartenenza a Fraternità di Comunione e Liberazione, che consegnano ai consiglieri un piccolo dono contenente una conserva del Banco Nonsolopane e presentano la Campagna Tende 2025-26 di AVSI. «La pace è una via umile. Percorriamola insieme», ricordano, spiegando come le iniziative di solidarietà coinvolgano Palestina, Siria, Ucraina, Libano, Giordania e l’Italia. Il tutto culminerà nel presepe vivente del 23 dicembre. L’auspicio finale, quasi profetico per la serata che verrà, è che il Consiglio possa «trovare la quadra», citando Umberto Bossi, soprattutto sul tema degli emendamenti.

Angei parte all’attacco: «La prima chiamata non era regolare»
Nemmeno il tempo di cominciare che Stefano Angei (Lega) contesta la prima chiamata alla seduta, sostenendo che non fosse possibile aspettare due consiglieri prima di aprire i lavori. È il preludio di quella che diventerà la sua maratona ostruzionistica, una sorta di “via crucis” degli emendamenti, ognuno introdotto da una piccola omelia politica.
Il sindaco Davide Galimberti, al contrario, appare sereno, quasi divertito, e trascina con sé anche parte della maggioranza. In questo clima surreale si inserisce la dose di ironia di Andrea Civati, che nel pomeriggio aveva pubblicato sui social un video in cui fingeva di telefonare al ministro dei Trasporti per chiedere aiuto di fronte alla «situazione frustrante» del consiglio sotto Natale.

Le melodie natalizie come colonna sonora dell’assurdo
Sul fragile equilibrio dell’Aula aleggia la colonna sonora delle canzoni natalizie diffuse dal centro città. Un contrappunto quasi inquietante mentre il Consiglio affronta nove punti preliminari prima di arrivare al cuore della serata: il Bilancio di Previsione e soprattutto i temutissimi emendamenti della Lega. Da 2.100 sono scesi a 1.556, dopo la scrematura degli uffici comunali che ne hanno dichiarati alcuni inammissibili.
Alle 20.10 apre il valzer degli interventi Roberto Parravicini, accolto all’unanimità. Segue Barbara Bison, ma i lavori si interrompono durante la votazione sulla dotazione alla Polizia locale dei dispositivi di supporto. Passano invece tutela anziani e manutenzione del verde. Bocciato l’emendamento sul bolawrap, con una Bison durissima: «Assurdo. Questa amministrazione non pensa alla tutela degli agenti. Continueremo a presentare proposte di buon senso».

Forza Italia e la strategia del pragmatismo: gli emendamenti che passano uno dopo l’altro
In mezzo al caos politico e all’ostruzionismo metodico della Lega, Forza Italia si muove invece con un passo diverso, quasi chirurgico, scegliendo di concentrare le energie su una serie di proposte concrete e immediatamente percepibili dalla cittadinanza. La serata diventa così il palcoscenico di un risultato politico raro: un lungo filotto di emendamenti approvati, che riportano al centro il tema del pragmatismo e della negoziazione. Luca Boldetti ritira una parte delle sue proposte – quelle dall'emendamento 18 al 22 e dal 27 al 29 – per concentrare il confronto su ciò che può davvero passare, e la strategia si rivela vincente. Ottiene il via libera all’emendamento che destina 15 mila euro agli oratori estivi, quello che rafforza di 25 mila euro il sostegno ai progetti per le persone con disabilità, e ancora quello che stanzia 15 mila euro come fondo per agevolare l’accesso dei giovani alle discipline sportive. Passa anche l’intervento più impegnativo, quello da 50 mila euro per l’installazione dei condizionatori negli asili nido, insieme agli interventi straordinari sulla pulizia di caldaie e pozzetti inseriti nel DUP. È un blocco coerente, compatto, che disegna una linea politica chiara: investire nei servizi, sostenere le famiglie, intervenire là dove la qualità della vita quotidiana si misura concretamente. Una scelta che, nella notte più lunga del consiglio comunale, fa emergere Forza Italia come l’unica forza capace di trasformare la maratona degli emendamenti in un’occasione di risultato.

La lunga “omelia” di Angei: una strategia per consumare i minuti
Dopo la pausa, Stefano Angei torna in Aula e inizia quella che diventerà la sua predica-fiume: un discorso unico, lunghissimo, dove ogni emendamento è spunto per un intervento di tre minuti sui temi più diversi. Dalle politiche sociali ai parcheggi, dal DUP ai servizi agli anziani, fino all’improbabile richiamo al dialogo con la città di Ferrara per valorizzare le bellezze del territorio.
«Non vorrei che il mio rimanesse un monologo sterile», provoca Angei. Galimberti, con ironia: «No, non è sterile. Anzi, è assolutamente interessante». In realtà, l’obiettivo del capogruppo leghista è chiaro: non discutere gli emendamenti uno per uno, ma tenere occupati i tempi e spingere il consiglio verso la notte fonda.

Una notte lunga, quasi infinita
A scorrere gli emendamenti, sembra davvero una via crucis: ogni numero una stazione, ogni stazione un intervento, ogni intervento un’omelia. E mentre fuori le luci di Natale brillano, dentro l’Aula si consuma uno dei confronti più estenuanti della storia recente dell’amministrazione varesina.
Tra ironie, ostruzionismi, approvazioni significative e richiami alla pace e alla collaborazione, la notte è andata avanti così: una lunga, surreale rappresentazione politica, destinata a entrare negli annali della Città Giardino. E si riprende stasera con l’emendamento numero 86 e gli interventi dei capigruppo e il countdown con 1.471 emendamenti ancora da discutere cercando di pronosticare chi cederà per primo tra maggioranza e opposizione. 

Alice Mometti

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