Il Nazionale

Cronaca | 09 dicembre 2025, 19:38

I soliti saccheggi al cimitero, i ladri portano via i pomelli in ottone dalle lapidi

Nel fine settimana l'ultima denuncia di una famiglia. Afc: "Stiamo intervenendo per i ripristini"

I soliti saccheggi al cimitero, i ladri portano via i pomelli in ottone dalle lapidi

Nuovo episodio di vandalismo e furti al cimitero Monumentale di Torino, in corso Novara. Nel fine settimana una cittadina, in visita alla tomba del padre, ha notato che numerosi pomelli in ottone applicati sulle lapidi erano stati asportati da ignoti sciacalli. Un gesto che, oltre al danno materiale, ha provocato dolore e indignazione tra i presenti.

La denuncia dei visitatori

I visitatori hanno contattato immediatamente la polizia Locale, denunciando - a loro dire - la mancanza di controlli all’interno del camposanto e i continui episodi di saccheggio e danneggiamento delle tombe. "È inaccettabile constatare come neppure un luogo sacro venga rispettato", ha raccontato una delle persone presenti. 

Intorno alle 11.30 una pattuglia è giunta sul posto. Gli agenti hanno richiesto l’intervento dell’addetto alla vigilanza Telecontrol e avviato le verifiche, compresa la richiesta delle immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza. "Ringrazio la celerità e la professionalità dei vigili e del personale della Telecontrol , per essersi immediatamente attivati - così la consigliera di Fdi della Circoscrizione 6, Verangela Marino -. Auspico che la Città di Torino prenda dei seri e tempestivi provvedimenti, al fine di riuscire quanto meno a garantire il decoro all'interno di un luogo sacro".

Gli interventi di ripristino

Secondo quanto riferito da Afc Torino, i tecnici sarebbero già intervenuti più volte per reinstallare gli elementi rubati e ripristinare le lapidi danneggiate. Le sostituzioni sono tuttora in corso.

Inoltre alcuni visitatori del cimitero hanno puntato il dito contro i nomadi accampati nella piazzola di sosta compresa tra via Zanella e via Pindemonte. Un problema che dopo l'ultimo sgombero pare essersi ridimensionato. 

Philippe Versienti

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