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Politica | 05 dicembre 2025, 10:54

Pietra, il Consiglio comunale a difesa del Santa Corona. Ma sull'ordine del giorno non c'è l'unanimità

L'opposizione si astiene dal voto: "Quanto presentato dalla maggioranza già superato e velleitario. Avremo modo presto di riparlarne"

Pietra, il Consiglio comunale a difesa del Santa Corona. Ma sull'ordine del giorno non c'è l'unanimità

Il sindaco Luigi De Vincenzi e il consigliere Giovanni Liscio avevano auspicato "una condivisione unanime" da parte di tutto il Consiglio comunale di Pietra Ligure per l'ordine del giorno a difesa dell'Ospedale Santa Corona, in particolare per tutelare il futuro del corso di laurea per fisioterapisti e il DEA di secondo livello con i suoi servizi essenziali, in primis il Punto Nascite.

Una unanimità che, però, al momento della votazione è rimasta tale solo tra le fila della maggioranza: i quattro consiglieri di minoranza della Lista Indipendente per Pietra (Mario Carrara, Daniele Negro, Gianni Orsero e Ajet Talka), si sono infatti astenuti dalla votazione.

Si è conclusa così la seduta del parlamentino pietrese dedicata al nosocomio cittadino che ha visto la momentanea sospensione per permettere l'intervento del professor Antonino Massone, direttore dell'Unità Spinale dell'Ospedale Santa Corona e docente del corso di laurea in Fisioterapia (già chiuso quest'anno per gli studenti del primo anno, come evidenziato dallo stesso Massone), ma anche dei consiglieri regionali del territorio Rocco Invernizzi, Sara Foscolo, Roberto Arboscello, Jan Casella e Alessandro Bozzano.

"Sull'ospedale Santa Corona non ci può essere divisione partitica o di schieramento di maggioranza e opposizione che tenga perché, come rappresentanti dei cittadini di Pietra Ligure, dobbiamo essere compatti - spiegano dai banchi della minoranza - Tuttavia, al Consiglio comunale abbiamo ascoltato interventi di alcuni consiglieri regionali presenti che hanno, con franchezza, tra l'altro evidenziato come il corso universitario di fisioterapia sia già stato chiuso e, al contempo, come ben difficilmente il punto nascite del reparto di ostetricia e ginecologia verrà riportato a Santa Corona".

"A questo punto - continuano Carrara, Negro, Orsero e Talka - l'ordine del giorno che la maggioranza aveva presentato, alla luce di quelle dichiarazioni ascoltate prima dai consiglieri regionali, risultava, nei fatti, già superato e velleitario perché richiedeva cose ritenute ancora come fossero 'da decidere'  che, invece, erano già considerate 'decise'. Meglio sarebbe stato, a parere nostro, che posta la volontà di redigere un ordine del giorno 'unico', da inviare in Regione da parte di tutto il Consiglio Comunale, il Consiglio comunale stesso si fosse di nuovo riunito entro brevissimo tempo, per redigerne uno nuovo, veramente unitario, con l'apporto di tutti i gruppi consiliari, che riprendesse i temi emersi dalla discussione".

"In primis - aggiungono dalla minoranza - l'opportunità, offerta dalla conoscenza del nuovo progetto del monoblocco che prevede la dismissione pressoché della totalità dei padiglioni attuali di Santa Corona, di offrire la disponibilità di gran parte di questi ultimi all'Università di Genova per aprirvi una sezione staccata della facoltà di Medicina e chirurgia; facoltà che, a differenza di altre letterarie e tecniche, presenti a Savona ed Imperia, non ha avuto, finora, la possibilità di aprire sedi 'distaccate' per la mancanza di spazi adeguati nell'ambito regionale. Ora, a Pietra Ligure, abbiamo contato decine di immobili dell'attuale complesso ospedaliero che si renderebbero disponibili. 'Disponibili' per ospitare una struttura di prestigio come la facoltà di medicina e chirurgia, che, come il San Martino a Genova, sarebbe pure adiacente ad un ospedale DEA di ll livello. Immobili che non devono diventare solo nuove volumetrie o cemento per nuove gigantesche operazioni immobiliari di edilizia civile".

"Questo, come pure quello di richiedere a gran forza la riapertura del punto nascite, anche trasferendolo dall'ospedale di Savona, DEA di l livello, a Pietra Ligure, DEA di ll livello, per la maggior sicurezza delle cure mediche offribili alle partorienti, ci parevano e ci paiono esempi di motivi più che sufficienti per chiedere una revisione dell'ordine del giorno proposto, attualizzandolo con queste necessità ed opportunità. Poiché,  tuttavia, la maggioranza ha insistito nel porlo in votazione ugualmente, non abbiamo ritenuto conveniente che una votazione evidenziasse una 'spaccatura' all'interno del Consiglio comunale, ed abbiamo, invece, ritenuto opportuno astenerci. Non è un'astensione che avrebbe potuto anche essere un 'no', ma un'astensione che, invece, non ha potuto essere un 'sì' per i motivi spiegati. Avremo modo presto di riparlarne. La difesa di Santa Corona resta una priorità per Pietra Ligure", concludono dall'opposizione.

"La Regione lavora e continuerà a lavorare col massimo impegno per tutelare le specialità del Santa Corona, primo ospedale del Ponente Ligure - ha fatto sapere il consigliere Invernizzi - In merito al corso di laurea, è necessario ribadire con chiarezza che la competenza è esclusivamente dell’Università. L’assessore alla Sanità Massimo Nicolò ha portato avanti ogni interlocuzione utile per favorire l’attivazione del percorso, ma la decisione finale non dipende né dall’ASL né dalla Regione. 
Inoltre siamo impegnati in modo concreto nella ricerca dei professionisti necessari per riaprire il Punto Nascite di Pietra Ligure, obiettivo su cui la Regione sta lavorando con determinazione".

La consigliere Foscolo ha focalizzato il suo intervento sulla questione legata al corso di laurea di fisioterapia: "Al momento non abbiamo avuto ancora un confronto con il Rettore dell'Università, ma solo con la responsabile del corso di laurea trovandoci di fatto di fronte ad un muro. Con l'anno nuovo in arrivo, auspichiamo di incontrare il Rettore per cercare di riportare il corso a Pietra: la sua chiusura penalizza tutto il territorio di ponente".

Dal consigliere Roberto Arboscello è emersa la necessità, in un periodo che coincide con l'avvento della riforma sanitaria regionale, di un segnale a tutelare dei presidi sanitari del territorio: "La politica è arrivata al punto di doversi prendere delle responsabilità in quanto le decisioni sono sue - l'osservazione dell'esponente dem - il Punto Nascite è stato chiuso da un'amministrazione di centrodestra, è stato approvato un piano sociosanitario che prevede due punti nascite per il territorio savonese e pertanto chiediamo che siano attivi entrambi. Per quanto riguarda il corso di laurea in fisioterapia, l'università è responsabile: serve un'azione congiunta da parte di tutti per far capire quanto sia importante".

"È stata l’occasione per ricordare le iniziative in difesa del Punto Nascite, della corso universitario di Fisioterapia, dell’Unità Spinale, per ringraziare il comitato Nascere a Pietra e il sindaco Luigi De Vincenzi, da sempre in prima linea per la sanità del ponente - ha invece dichiarato il consigliere Casella - In queste settimane, abbiamo girato la Liguria per spiegare le ragioni per cui ci opponiamo in modo radicale alla proposta di riforma sanitaria presentata dalla maggioranza in Regione. Abbiamo chiesto di sospendere l’approvazione, perché dal territorio sono giunte molteplici e argomentate richieste dei comuni di sospendere o modificare questa legge. Nella nostra provincia, ci sono gli esempi importanti di Savona, Albenga e Quiliano, dove i sindaci hanno preso posizione in modo chiaro. Accentrare l’organizzazione dei servizi sanitari porterà un peggioramento delle prestazioni nelle zone periferiche. Per questo motivo, i territori decentrati devono rimanere uniti, perché i cittadini del ponente non possono diventare cittadini di serie B".

Significativo l’intervento del consigliere Bozzano, il quale ha proposto di richiedere un incontro con il presidente della Regione, Marco Bucci, per affrontare il tema del Santa Corona. Bozzano ha inoltre sottolineato come il sindaco De Vincenzi goda di particolare considerazione da parte del governatore.

Roberto Vassallo

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