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Politica | 05 dicembre 2025, 11:00

Caso Gerbido, il M5S attacca l’ampliamento. La Città: “Nessun progetto, iter ancora aperto”

Quarta linea, rifiuti in aumento e compensazioni: ecco cosa succede davvero

Caso Gerbido, il M5S attacca l’ampliamento. La Città: “Nessun progetto, iter ancora aperto”

Alla 2 si torna a parlare del futuro del termovalorizzatore del Gerbido. Il Gruppo del Movimento 5 Stelle, Rita Grimaudo e Juri Bossuto, ha presentato un’interpellanza per contestare la scelta - approvata dall’Autorità Rifiuti Piemonte (AR Piemonte) - di ampliare l’impianto con una quarta linea, portando la capacità da 500mila a 725mila tonnellate annue di rifiuti. Una decisione giudicata dai due “calata dall’alto”, senza un reale coinvolgimento delle istituzioni territoriali e delle associazioni locali.

Promesse smentite”

Secondo i pentastellati, l’ampliamento smentirebbe le promesse fatte ai cittadini oltre dieci anni fa, quando si parlava di un progressivo ridimensionamento dell’impianto fino alla chiusura nel 2032, grazie a una raccolta differenziata che avrebbe dovuto sfiorare il 90% e che invece oggi in Piemonte si ferma al 67%. A ciò si aggiungono questioni irrisolte: il mancato decollo delle compensazioni ambientali, il ruolo marginale dei cittadini nel Comitato Locale di Controllo e l’aumento del traffico di mezzi pesanti lungo strada del Portone.

La replica

La replica, affidata al presidente dell’autorità rifiuti Piemonte Paolo Foietta, chiarisce alcuni passaggi ritenuti decisivi. Primo: la proposta di ampliamento non arriva da Trm, bensì dalla Città di Torino, nell’ambito del procedimento avviato da Ar Piemonte dopo il nuovo Piano Regionale dei Rifiuti (2023). L’Autorità ha infatti richiesto ai territori di indicare possibili siti disponibili per nuovi impianti o ampliamenti: due le proposte ammesse, Cbra e quella del Comune di Torino, risultata poi l’unica idonea. Secondo: non esiste ancora un progetto tecnico, né un quadro economico definitivo, né un cronoprogramma. Tutto è ancora nella fase preliminare, con quattro tavoli di lavoro aperti: definizione delle specifiche progettuali insieme al Politecnico, Arpa e Città Metropolitana, criteri per le nuove compensazioni ambientali, nuova struttura tariffariamodalità di affidamento della realizzazione della quarta linea. Il Comitato Locale di Controllo, sottolinea la Città, è attivo e recentemente riunito (23 ottobre 2025), con impegni a garantire un confronto costante sul progetto per tutta la durata dell’iter.

Inquinamento, traffico e garanzie

Il Comune chiarisce che le garanzie sulla qualità dell’aria e sull’aumento del traffico pesante non possono ancora essere definite: dipenderanno dal progetto preliminare e dallo Studio di Impatto Ambientale, che dovrà dimostrare la sostenibilità dell’ampliamento e individuare le compensazioni necessarie. Tra le ipotesi già allo studio: il trasporto intermodale strada-ferrovia dei rifiuti, il recupero energetico migliorato e nuove opere di mitigazione ambientale nell’area del Gerbido. Solo al termine di questo percorso - con votazione finale dell’Assemblea d’Ambito di Ar Piemonte - la procedura potrà passare alla fase autorizzativa.

La polemica del presidente

Una stoccata sull’argomento, tuttavia, è arrivata dal presidente della Circoscrizione 2, Luca Rolandi. “Noi non siamo stati per nulla interpellati nonostante Trm si fosse impegnata due anni fa a inserirci nel comitato di consultazione - così Rolandi -. Anche dal Comune non abbiamo ricevuto risposte. Non abbiamo mai avuto la possibilità di interloquire, direi che su questo versante il nostro ruolo è stato marginale. E, aggiungo, che è stato tutto inqualificabile”. Per il consigliere Luca Galeasso, lista civica “La piazza” quello del “comitato di controllo è un argomento su cui non sappiamo nulla nonostante le rassicurazioni”. Dubbi anche sul trasporto dei rifiuti all’inceneritore. “Sappiamo che il Politecnico sta andando avanti con l’individuazione delle tecnologie ma ancora non sono arrivate risposte chiare”.

Philippe Versienti

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