Il Nazionale

Cronaca | 05 dicembre 2025, 19:02

Torino ancora in piazza per l’Imam di via Saluzzo: "Lo Russo prenda posizione" [FOTO]

Qualche centinaio in presidio davanti a Palazzo Civico. Su Mohamed Shahin il Tar si pronuncerà il 14 gennaio

Torino ancora in piazza per l’Imam di via Saluzzo: "Lo Russo prenda posizione" [FOTO]

Non solo il mondo religioso e della politica, ora il caso dell’Imam Mohamed Shahin arriva al Quirinale, per tramite di una missiva inviata dalla Sicilia, dove la guida spirituale della moschea Omar di San Salvario è recluso nel Cpr di Caltanissetta. A scriverla i garanti dei detenuti nisseni che l’hanno inviata nei giorni scorsi a Sergio Mattarella. 

I contenuti della lettera

Dopo una visita congiunta al centro siciliano, evidenziano la scelta discrezionale del Ministero di allontanarlo da Torino, dove vive la sua famiglia e dove sarebbe stato più facile garantirgli assistenza legale.

Ribadiscono l’importanza del mantenimento dei legami familiari e della tutela legale per ogni persona privata della libertà, indipendentemente dalla sua condizione giuridica. Avvertono infine che il rimpatrio di un individuo verso un Paese dove potrebbe subire torture o trattamenti inumani rappresenta una violazione grave dei diritti umani.

L’anima di San Salvario

Meno di una settimana fa il quartiere si era radunato davanti alla casa del quartiere per chiedere la liberazione di Shahin su cui pende un decreto di espulsione verso l’Egitto a seguito di dichiarazioni avvenute durante un corteo a favore della causa palestinese. Qui l’imam aveva detto come il 7 ottobre fosse stata la conseguenza di azioni repressive e bellicose messe in atto da Israele negli ultimi decenni. 

Rigettato il ricorso

Una posizione che ha suscitato polemiche e portato al trattenimento amministrativo, su cui ora si concentra un fronte sempre più ampio di voci critiche. Nei giorni scorsi il Tar ha rigettato la richiesta di sospensione della misura cautelare, rinviando la decisione a una valutazione collegiale. Il suo caso sarà esaminato dal Tar Piemonte il 14 gennaio. Fino ad allora Shahin resta nel Cpr siciliano.

Per Viminale è legato al terrorismo

Il provvedimento, siglato dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, cita presunti legami con ambienti del radicalismo islamico e contatti con persone indagate per terrorismo, circostanze che Shahin ha respinto con decisione. Una tesi sposata dai molti conoscenti di Shahin, non solo musulmani, ma anche del mondo valdese, laico, sindacale, politico e dell’associazionismo cittadino. 

Chi è Mohamed Shahin

In Italia da vent’anni, con una moglie e due figli di 9 e 12 anni, l’imam non ha precedenti, a parte una denuncia per blocco stradale.

Il presidio davanti a Palazzo Civico

Oggi un nuovo presidio di solidarietà, questa volta davanti al comune. Qualche centinaio si sono radunati davanti a Palazzo di Città con candele, bandiere della Palestina e con i cartelli con scritto Free Shahin. Srotolato uno striscione con scritto "Nobody deported for supporting Palestine". Un'iniziativa che si è svolta contemporaneamente anche in altre città come Genova, Modena e Napoli.

Chiedono al sindaco Stefano Lo Russo di prendere una posizione in sostegno all'Imam. 

I presenti in piazza chiedono un intervento deciso su un nodo che, almeno fino al 14 gennaio, potrebbe non essere sciolto.

Daniele Caponnetto

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