Il Nazionale

Cronaca | 05 dicembre 2025, 15:41

Accusato di violenza sessuale e rapina su una minore di Savigliano: Massimiliano Mulas sarà processato con rito abbreviato

L’uomo, già in carcere per lo stupro di una undicenne a Mestre, è accusato di ulteriori episodi a sfondo sessuale avvenuti nel Cuneese: due le minorenni coinvolte, una con meno di dieci anni. Chiesto il giudizio immediato

Accusato di violenza sessuale e rapina su una minore di Savigliano: Massimiliano Mulas sarà processato con rito abbreviato

Si celebrerà il 12 dicembre prossimo a Cuneo l’udienza preliminare a carico di Massimiliano Mulas, l’uomo che nell’aprile scorso violentò una ragazzina di undici anni a Mestre.  In carcere a Gorizia da quel momento, sull’uomo gravano ulteriori accuse che riguarderebbero medesimi fatti di reato a sfondo sessuale avvenuti nella nostra provincia. Sono due le persone offese, giovani ragazze minorenni di cui una, si apprende, avrebbe meno di dieci anni.  

Se per quanto accaduto in Veneto la competenza è della Procura di Mestre, per ciò che sarebbe avvenuto a Savigliano nel novembre 2024 il fascicolo è sul tavolo del sostituto procuratore Carla Longo, che ha notificato l’avviso di conclusione indagini al difensore dell’uomo, il legale Ignazio Ballai del foro di Cagliari, e fatta richiesta di giudizio immediato. Le accuse a carico di Mulas, che ha chiesto di poter essere processato con rito abbreviato, vanno dalla violenza sessuale alla violenza privata. 

In attesa della discussione del rito abbreviato di fronte al gup cuneese Cristiana Gaveglio, il pubblico ministero sta procedendo per due presunti episodi ai danni di altrettante giovanissime che, prima dei fatti avvenuti in Veneto, non avevano idea di chi potesse essere quell'uomo. Al nome di Mulas si sarebbe arrivati solo dopo il suo arresto per i fatti di Mestre. Le due saviglianesi lo avrebbero infatti riconosciuto e denunciato grazie alle fotografie trasmesse dai telegiornali. 

Mulas, 45enne e di origine sarda, in quel periodo, novembre 2024, lavorava per un'azienda di Fossano. Stando a quanto ricostruito, una delle due giovanissime, la più piccola, che dovrebbe avere meno di dieci anni, sarebbe stata abusata dall'uomo e rapinata di qualche euro. Le accuse sono di violenza sessuale e rapina. 

L'altra ragazzina, invece, sarebbe stata bloccata dall'imputato per importunarla. In questo caso non si sarebbe consumata alcuna violenza, in quanto lei riuscì a scappare. L'ipotesi di reato è di violenza privata.

A carico del 45enne penderebbe un'altra accusa, un adescamento di minore verosimilmente avvenuto a Cervere. Reato, questo, che integra la fattispecie di violenza sessuale. Il delitto è di competenza distrettuale, pertanto sarà il tribunale di Torino ad occuparsi delle indagini e, se un processo ci sarà, si celebrerà ad Asti.

CharB.

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