Il Nazionale

Cronaca | 04 dicembre 2025, 12:50

Ex Ilva, gli operai in corteo occupano la stazione Brignole: treni bloccati e fortissimi disagi alla circolazione

Dopo gli scontri davanti alla Prefettura, degenerati tra lancio di lacrimogeni e oggetti, la protesta dei lavoratori prosegue: “Senza lavoro c'è l'agitazione"

Ex Ilva, gli operai in corteo occupano la stazione Brignole: treni bloccati e fortissimi disagi alla circolazione

Sono entrati all'interno della stazione di Genova Brignole con l'intento di bloccare la circolazione ferroviaria, i manifestanti dell'ex Ilva che, da questa mattina, sono scesi in piazza per la quarta giornata consecutiva

La mobilitazione è partita alle 9 dai Giardini Melis di Cornigliano, ha percorso Sampierdarena, Dinegro e ha raggiunto poi il centro città fini alla Prefettura. Qui, la situazione è degenerata in scontri con la polizia, che ha disposto un imponente dispositivo di sicurezza con camionette, alari e transenne. In segno di protesta, hanno iniziato a colpire le protezioni con i caschi di sicurezza. La situazione è degenerata con il lancio di oggetti, copertoni e petardi e l’uso di lacrimogeni da parte delle forze dell’ordine, uno dei quali ha colpito un operaio alla testa. Tra gli slogan intonati: “Vogliamo lavorare, ci dovete arrestare tutti!”, “Lavoro, lavoro, lavoro” e “Fate schifo!”.

Sul fronte politico e sindacale, Michele De Palma, segretario generale Fiom, ha ribadito la richiesta di un tavolo a Palazzo Chigi per discutere il futuro dello stabilimento, criticando le risposte del ministro Urso e sottolineando l’urgenza di garantire continuità produttiva, occupazionale e decarbonizzazione degli impianti. “Senza industria non c’è futuro per questo Paese”, ha affermato De Palma davanti ai manifestanti a Cornigliano.

Anche la sindaca di Genova Silvia Salis ha partecipato al presidio, raggiungendo i lavoratori a Cornigliano alla partenza del corteo e, poi, in largo Lanfranco: “È fondamentale che lo Stato entri nella gara per il futuro degli stabilimenti e garantisca continuità produttiva, evitando contrapposizioni tra i poli del Nord e Taranto. Domani porteremo queste richieste a Roma”, ha dichiarato.

In aggiornamento

F. Antonopulo, I. Rizzitano, C. Orsetti

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