A Sanremo esplode il caso TARI. Negli ultimi giorni numerosi cittadini hanno ricevuto richieste di pagamento giudicate anomale, alcune delle quali accompagnate da ingiunzioni esecutive e perfino pignoramenti presso terzi, pur non essendo (secondo le segnalazioni) i reali soggetti tenuti al versamento del tributo sui rifiuti.
Le anomalie sarebbero numerose. In diversi casi la TARI sarebbe stata attribuita a persone che non risultano intestatarie dell’immobile, non compaiono nella dichiarazione TARI, non sono presenti nello stato di famiglia dell’effettivo contribuente oppure convivono senza legame anagrafico, con nuclei separati. In alcune situazioni, inoltre, sarebbe stata generata una seconda TARI sullo stesso immobile, pratica vietata dalla normativa nazionale (Legge 147/2013), che prevede un’unica tariffa per abitazione indipendentemente dal numero di persone residenti.
A generare ulteriore preoccupazione sono le ingiunzioni prive dell’indicazione dell’annualità del debito, elemento essenziale affinché un credito possa essere determinato, certo e quindi eventualmente pignorabile. Senza questo requisito, secondo i cittadini e i tecnici che li supportano, le procedure di recupero forzoso risulterebbero irregolari. Molti cittadini hanno già presentato richieste di annullamento in autotutela, sollecitando dal Comune chiarimenti su annualità dei presunti debiti, criteri di calcolo, corretta intestazione dell’utenza TARI ed eventuali duplicazioni della tariffa. Se confermata, la situazione potrebbe riguardare decine o addirittura centinaia di famiglie.
Sulla vicenda è intervenuto anche l’assessore al Bilancio Giuseppe Sbezzo Malfei, annunciando l’avvio di controlli interni:“Lunedì partiranno i controlli da parte del Comune per verificare quanto successo. È una società collegata all’ente che si occupa della fase di riscossione e delle ingiunzioni: noi effettuiamo i calcoli, poi la società invia e verifica i pagamenti. La questione ora è capire cosa abbia generato questa situazione”, spiega l’assessore. Sbezzo Malfei aggiunge che sarà necessario ricostruire l’intero iter, verificando anche il periodo dei tributi contestati e se si tratti di annualità pregresse. “Quel che è certo — conclude — è che l’ufficio da lunedì inizierà a ragionarci e ad approfondire ogni caso”.



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