Ci sono quattro quote rosa nella lista del presidente uscente Claudio Scajola per le elezioni in Provincia, in calendario il 18 dicembre prossimo. Sono Manuela Sasso, sindaco di Molini di Triora, Marzia Baldassare, assessore a Bordighera (una conferma), Laura Sara, consigliera comunale a San Biagio della Cima, e Ornella Agnese, consigliera a Chiusanico. Quattro donne e sei uomini per accompagnare l'ex ministro alla conferma, da unico candidato alla presidenza, dopo che il Pd ha scelto di rinunciare a correre per la poltrona più ambita ma non a presentare una propria lista per i dieci seggi del Consiglio provinciale. I candidati per Scajola si sono ritrovati oggi a Imperia per la formale accettazione dell'impegno elettorale. Era assente giustificato soltanto Flavio Di Muro, il sindaco leghista di Ventimiglia, che ha comunque confermato l'adesione, seppure a distanza.
Gli altri sindaci che hanno deciso di scendere in campo sono Alessandro Mager (Sanremo), che ieri aveva sciolto definitivamente le riserve comunicandolo alla sua eterogenea maggioranza a trazione civica, Mario Conio (Taggia), vicepresidente uscente (poltrona alla quale ambisce Mager), Cristiano Za Garibaldi (Diano Marina), ed Enrico Pira (Pieve di Teco). Completa l'elenco Gabriele Amarella, consigliere a Ventimiglia e segretario locale di Forza Italia. La città di confine può contare, quindi, su due rappresentanti. Una formazione con diversi esponenti del centrodestra dei partiti, a cominciare da Scajola, sindaco di Imperia nel segno del civismo anche in questo secondo mandato ma appena tornato in Forza Italia, di cui era stato coordinatore nazionale (e di fatto costruttore) scelto da Berlusconi.
Una “lista dei sindaci” e insieme un'attenzione ai territori, alla copertura dei maggiori comprensori, voluta da Scajola per affrontare con forza le sfide che attendono l'ente nel nuovo mandato: dalla questione rifiuti ai nodi della rete idrica, fino ai problemi del trasporto pubblico. E ora si attendono le mosse del Pd, in particolare per i possibili riflessi su Sanremo: se dovesse candidarsi Marco Cassini, il solo consigliere dem a Palazzo Bellevue, si creerebbe una situazione d'imbarazzo nell'amministrazione. Perché un componente della maggioranza diverrebbe avversario interno del leader della stessa, pur considerando che l'ala progressista (Pd e Generazione Sanremo) si è legata alla colazione civica di Mager tramite l'intesa programmatica maturata al ballottaggio (vincente) del giugno 2024: un matrimonio di convenienza, per governare la città, che esula dalle convinzioni politiche. Nel Pd, che ha smorzato i toni separando il piano politico da quello amministrativo, si stanno facendo le riflessioni del caso, ovviamente anche in funzione delle altre candidature. Per depositare le liste c'è tempo fino a venerdì 28, con pubblicazione ufficiale fissata il 10 dicembre. E nel cuore della settimana che anticipa il Natale si andrà alle urne (giovedì 18): a votare saranno gli stessi sindaci assieme ai consiglieri comunali, trattandosi di elezioni di secondo livello.



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