Quel bandierone giallonero sventolato dalla notte all'Alba di Canazei accoglie una squadra capace di inglobare le cinque assenze nella pancia di un gruppo meraviglioso, esaltata dalla mano di Massimo Da Rin che, di fronte alla linea con i cannonieri del campionato Salo e Mikhnov, letteralmente cancellata dal ghiaccio, costruisce un piccolo capolavoro tattico fatto di intensità, resistenza, pressing, raddoppi, dischi rubati e sventolate fulminee in contropiede di giocatori che parevano tutti uguali, senza volto e senza nome, nel coprire un compagno, nel posizionarsi nel terzo difensivo e in quello neutro impedendo anche alle mosche di circolare, bastoni e corpi a coprire, presidiare, blindare. In questa serata di autorevolezza e autorità nella conferma del primato, quei pochi o forse nessuno a Varese ha mai dubito di ciò che prima o poi sarebbe successo e che, proprio contro il Fassa, è capitato. Nessuno ha mai avuto dubbi, ma rivedere Marcello Borghi e Piroso spaccare la partita nel secondo periodo, passarsi e ripassarsi il disco del 3-1 e del 4-1 in un solo minuto di pura essenza giallonera è qualcosa che, per un tifoso dei Mastini - un tifoso dei Mastini vive nelle corde di Pizzo e Marcello, nei loro sguardi, nella loro vita di ogni giorno sul ghiaccio e fuori: "è" parte di loro - non ha prezzo. Come non lo ha il gol di un Alex Bertin che, poi avrebbe potuto perfino centrare la doppietta: talmente è in forma Alex, così lo è la squadra capace di trovare protagonisti diversi dalla solita seconda linea delle meraviglie, che aveva marchiato i primi due gol grazie a Perino, ma anche da una terza linea che, noi, eleggiamo ad mvp: Peterson, Fornasetti e Xamin rappresentano quella capacità di lavorare nell'ombra e di dare battaglia su ogni disco e in ogni angolo della pista che costruiscono la base, i polmoni, le fondamenta dello spirito comune perché poi la prima e la seconda linea possano lasciare il segno. Ma è il presidio perfetto del tempo e dello spazio - il terzo tempo è messo in ghiaccio sul 5-2 del 40', c'è spazio anche per qualche bella parata di Pisarenko - ad averci ammutolito.
Secondo tempo: Pizzo-Marcellino-Alex e si gode
Un secondo tempo di purissimo concentrato dell'hockey affilato e pieno di mordente di Massimo Da Rin (chiusure micidiali nel terzo difensivo-ripartenze-gol) fa impazzire il manipolo di tifosi presenti e quelli davanti alla radio e alla tv. C'è tutto il mastinismo e il godimento possibile per un cuore giallonero nella prima linea che in un minuto esatto si sblocca tra il 29' e il 30'. Marcello Borghi a velocità supersonica scarica a Piroso che scaraventa dentro un disco di prima al volo, di rabbia, di fame (3-1), quindi Pizzo - con una linea in totale trance agonistica - restituisce il favore al numero 23 che colpisce sotto porta come una lama nel burro (4-1). C'è tempo per sbagliare il quinto e perché il Fassa trovi la rete della speranza con Kuronen (4-2), ma poi, di nuovo, ecco la zampata di rimessa, ecco Marcello Borghi per il falco Alex Bertin pronto a piombare su Scola per il 5-2. E pensare che i padroni di casa avevano beccato pure il secondo palo con Kustatscher (sarebbe stato il -1), ma di fronte a tanta concretezza c'è poco da fare
Primo tempo a velocità folle con l'uno-due di Dennis
Non si contano le occasioni in un primo tempo giocato a ritmi folli - forse per questo sono anche molti i dischi persi da entrambe le parti - e deciso dalla linea delle meraviglie con una doppietta di Perino in contropiede azionato ovviamente da Bastille per l'1-0 e poi di nuovo in gol da distanza siderale con la complicità del portiere di casa Scola (2-1). Il Fassa, che pareggia con uno scatenato Rosa sul palo controllato da Pisarenko (1-1), fa paura con la sua prima linea Salo-Deluca-Mikhnov, capace di folate devastanti, che il Varese tampona come può, facendo muro davanti al portiere ucraino che, al di là della rete incassata, è decisivo in almeno un paio di occasioni ed è aiutato anche dal palo che rimbalza il disco del secondo pari scagliato sempre da Rosa. Più opportunità per i trentini, che dietro però mostrano di essere perforabili.
Varese contatissimo ma totale
Gialloneri con tre linee: out Michael Mazzacane, Re, Pietro Borghi, Tilaro e ovviamente Vanetti. In prtma insieme a Schina c'è Marco Matonti dietro a Marcello Borghi, Piroso e Venturi dove nelle ultime due gare c'era Michael Mazzacane; in terza Erik Mazzacane, Bertin, Fornasetti, Peterson e Xamin.
Fassa-Varese 2-5 (1-2, 1-3, 0-0)
Reti: 8'57" Perino (Bastille, M.Borghi) 0-1, 11'47" Rosa(Rossi, André Vigl) 1-1, 14'31" Perino (Terzago, Bastille) 1-2; 29'58" Piroso (M.Borghi) 1-3, 30'59" M.Borghi (Piroso, Bertin) 1-4, 38'12" Mikael Kuronen (Mikhnov, Ploner) 2-4, 39'35" Bertin (M.Borghi) 2-5;
Fassa: Scola (Bacchini); Mikael Kuronen, Ploner, Salo, Deluca, Mikhnov; Marco Defrancesco, Alexander Vigl, Rossi, André Alexander Vigl, Rosa; Kustatscher, Talmon, Stoffie, Moroder, Trottner; Nik Defrancesco. Coach: Harri Juhani Laurila.
Varese: Pisarenko (F.Matonti); Makinen, Crivellari, Piroso, Marcello Borghi, Venturi; Schina, M.Matonti, Terzago, Bastille, Perino; Erik Mazzacane, Bertin, Fornasetti, Peterson, Xamin. Coach: Massimo Da Rin.
Arbitri: Mirco Fabrizio Da Pian, Alex Lazzeri (Gabriel Farkas, Marco Soia)
Note - Tiri Fa 34, Va 32. Penalità Fa 4', Va 6'. Spettatori: 435.
PRIMA GIORNATA DI RITORNO
In aggiornamento: Fassa-Varese 2-5, Pergine-Feltre 5-1 (doppietta e assist per Korkiakoski), Caldaro-Dobbiaco 6-3, Aosta-Appiano 1-0 (in corso), Valpellice-Alleghe 0-3 (in corso), Fiemme-Bressanone 1-0 (in corso).
CLASSIFICA
In aggiornamento: Varese, Caldaro* 29. Alleghe 25. Aosta 22. Fassa, Appiano 19. Valpellice* 18. Pergine 16. Fiemme 11. Bressanone, Feltre 10. Dobbiaco 5. *una in meno
SECONDA DI RITORNO
Giovedì 20, 20.30: Bressanone-Fassa (20), Aosta-Pergine (20), Varese-Valpellice (20.30), Alleghe-Fiemme (20.30), Feltre-Caldaro (20.30), Appiano-Dobbiaco (20.30).




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