Soffre per un set Carlos Alcaraz, gioca quasi come il gatto con il topo, va in fuga, viene ripreso, va sotto nel tie break, ma poi recupera e da lì in poi prende il controllo della partita e vince in scioltezza.
Grandi giocate ma anche grandi errori
Contro Alex De Minaur lo spagnolo conferma il pronostico e conquista il primo successo in una gara di singolare di questa prima edizione delle Atp Finals con il punteggio di 7-6 6-2 in un'ora e quaranta minuti.
L'iberico non è parso in forma smagliante, ha alternato colpi micidiali dal fondo a passaggi a vuoti ed errori non da Alcaraz, ma quando ha spinto a fondo sull'acceleratore e ha lasciato andare il braccio, con le sue bordate da fondo campo, per il povero avversario non c'è stato più scampo.
Pubblico tutto con De Minaur
E dire che il pubblico dell'Inalpi Arena era tutto (o quasi) con De Minaur. Quando l'australiano ha rimontato nel primo set, gli spettatori gli hanno dedicato lunghi applausi, forse per la speranza che potesse fermare la corsa dell'avversario numero uno dell'idolo di casa Sinner. Presenti sulle tribune comunque anche i supporters spagnoli, che ad ogni vantaggio del loro campione hanno sventolato tante scritte e il cartello "Vamos Carlos".
Tra i presenti per il match di debutto di Alcaraz, l'ex campione azzurro Adriano Panatta (voce tecnica delle telecronache Rai) che ha commentato: "È sempre bello essere qui". In platea anche Ion Tiriac, ex giocatore di tennis rumeno a lungo manager di Boris Becker, che si è prestato ai selfie con i tifosi.
La cronaca del match
La partenza è tutto in discesa per Alcaraz, che conquista subito un break di vantaggio e poi ha tre occasioni consecutive per volare sul 5-1, ma qui si rivede il Carlitos dei primi mesi del 2025: smette di giocare, aspetta solo l'errore dell'avversario e di suo commette un paio di sbagli non da fuoriclasse. Il risultato è che De Minaur risale sul 4-4 e riesce ad allungare il primo set fino al tie break, dove si porta avanti 3-1 e poi 5-3: ma appena pensi che possa scapparci la sorpresa ecco che Alcaraz ricomincia a martellare dal fondo e chiude il set 7-6 in poco più di un'ora.
A quel punto Carlitos sale di giri, prende subito un break di vantaggio, De Minaur lo recupera subito, ma quando lo spagnolo torna di nuovo avanti poi non si guarda più indietro, chiudendo 6-2 la seconda frazione e l'incontro. Contro Fritz e Musetti, però, questo Alcaraz potrebbe anche non bastare.
I pazienti di UGI accompagnano in campo i campioni
Nitto, Title Sponsor delle Nitto ATP Finals, sceglie UGI (Unione Genitori Italiani contro il tumore dei bambini ODV) come Charity Partner, invitando i pazienti oncologici in e off therapy dell’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino ad assistere alle partite di tennis degli 8 migliori giocatori al mondo. Per UGI è un onore, oltre ad essere una grande opportunità per le famiglie sostenute. Assistere a partite di interesse internazionale è un grande regalo. Ma per i 26 bambini che scenderanno in campo per accompagnare i grandi campioni che disputeranno la partita sarà davvero un momento speciale. Nitto pensa a tutto, li veste con le divise da tennis e li aiuta fino al momento in cui danno la mano al campione.
Momenti di gloria e di emozione difficili da raccontare. “Un momento di spensieratezza e speranza dopo la lunga e difficilissima malattia”. “Grazie di cuore a tutti coloro che hanno provveduto a realizzare questo grande sogno”. “Grazie ancora per la magnifica esperienza che stanno vivendo i miei figli”. Questi e molti altri i messaggi che sono arrivati in UGI da parte dei genitori dei bimbi ospitati alle ATP Finals.
Il presidente di UGI, professor Enrico Pira, aggiunge “il loro gesto di attenzione nei confronti dei bambini in difficoltà trova la massima espressione in quello che offrono loro, dando valore assoluto al messaggio positivo dello sport ed aiutandoli anche a superare difficoltà che la malattia pone loro quotidianamente”.
"Un'esperienza unica che verrà ricordata per sempre dai bambini e dai ragazzi, desiderosi soltanto di vivere momenti di leggerezza, spensieratezza e coinvolgimento, malgrado il periodo di sofferenza che stanno vivendo" dichiara la professoressa Franca Fagioli (Direttore Dipartimento Patologia e Cura del Bambino ospedale Regina Margherita di Torino). Durante i giochi i dirigenti di Nitto hanno affermato “per noi i veri vincitori sono stati i bambini e le bambine di UGI”. “Anche per noi di UGI. Grazie di tutto Nitto”.











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