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Attualità | 07 novembre 2025, 06:05

Il nuovo volto della povertà anche ad Alba: "Lavorare e restare comunque indietro"

Il 17 novembre nella Sala del Palazzo Banca d’Alba un incontro per leggere la fragilità emergente e costruire risposte di comunità

Il nuovo volto della povertà  anche ad Alba: "Lavorare e restare comunque indietro"

Ad Alba la piena occupazione non basta più a raccontare la realtà sociale. Una parte crescente di persone lavora, e tuttavia non riesce a sostenere le spese essenziali: affitti, visite mediche, percorsi scolastici dei figli. È il fenomeno del lavoro povero, che in Italia riguarda ormai quasi un quarto delle persone che si rivolgono ai Centri di ascolto Caritas, con un aumento del 62,6% in dieci anni. Nel Nord il dato sfiora il 77%.

La Diocesi di Alba, con la Pastorale sociale e del lavoro, apre un ciclo di riflessione sistematica su questa fragilità sommersa, che non riguarda solo i redditi, ma una rete di problemi intrecciati: casa, salute, figli, indebitamento, precarietà, solitudine. Dopo il primo appuntamento a Bra, dedicato alla formazione e alle politiche attive del lavoro, il percorso arriva ad Alba con una nuova tappa: lunedì 17 novembre alle 20.45, nella Sala del Palazzo Banca d’Alba (via Cavour 4)

L’obiettivo non è solo descrivere il fenomeno, ma far emergere la sua complessità, ascoltare chi lo affronta ogni giorno e cercare risposte di comunità, perché – come sottolineano gli operatori – non basta avere un’occupazione per uscire dalla vulnerabilità. Servono reti, visione sociale e strumenti trasversali.

Don Gianni Manzone, direttore dell’Ufficio per la Pastorale sociale e del lavoro, spiega il senso dell’incontro: “Il lavoro povero è un fenomeno che sta cambiando volto alle nostre comunità. Non riguarda soltanto chi ha una busta paga troppo bassa: riguarda famiglie che si trovano a dover sommare fragilità diverse, dall’abitare alla cura, dai contratti stagionali alla mancanza di tutele. Per questo abbiamo voluto dedicare una serata alla dimensione sociale del problema, per capire meglio ciò che vediamo negli sportelli, nelle parrocchie, nei servizi pubblici. Non si può affrontare tutto da soli: serve una rete integrata, capace di condividere letture e risposte.”

Il convegno porterà due voci di riferimento nazionali: la professoressa Franca Maino dell’Università di Milano, direttrice scientifica di Percorsi di Secondo Welfare, e il ricercatore IRES Piemonte Renato Cogno, che ha recentemente analizzato la condizione dei lavoratori vulnerabili nella nostra regione.

Seguirà una tavola rotonda dedicata al territorio albese e braidese, con interventi di Caritas, Frati Minori Onlus, Consorzio socio-assistenziale Alba Langhe Roero, Comune di Bra e Pastorale del lavoro. L’incontro sarà moderato da Gianfranco Bordone.

“Spesso si pensa che chi è povero debba semplicemente trovare un lavoro”, aggiunge don Manzone. “Ma oggi non basta più. Le storie che ascoltiamo ci dicono altro: persone che lavorano e non arrivano a fine mese, famiglie che crollano dopo una separazione, uomini e donne che perdono la casa, giovani intrappolati in impieghi senza diritti. Riflettere insieme non è un esercizio teorico: è un gesto di responsabilità verso le nostre comunità.”

La serata si chiuderà con le conclusioni dell’assessora ai Servizi sociali del Comune di Alba, Donatella Croce. L’ingresso è libero.

Daniele Vaira

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