Il Nazionale

Cronaca | 06 novembre 2025, 11:02

Disabili picchiati, insultati, legati al letto: l’indagine choc sulla cooperativa “Per Mano”. Tre le strutture sequestrate a Cuneo

Il procuratore capo Onelio Dodero ha illustrato le risultanze delle indagini condotte dai Carabinieri dopo la segnalazione di un familiare dei diciotto ospiti costretti a subire quotidiane vessazioni

Disabili picchiati, insultati, legati al letto: l’indagine choc sulla cooperativa “Per Mano”. Tre le strutture sequestrate a Cuneo

Sospetti maltrattamenti ai danni di 18 persone, alcune delle quali minori, tutte affette da gravi disabilità psichiche e disturbi dello spettro autistico, hanno portato la Procura di Cuneo a sequestrare l’intera cooperativa sociale "Per Mano", con sede nella frazione cuneese di Borgo San Giuseppe

Un fatto che ha scosso l'opinione pubblica e che è stato oggetto di una conferenza stampa tenuta oggi, 6 novembre, presso il Comando provinciale dell'Arma, alla presenza del procuratore capo Onelio Dodero, che ha voluto chiarire alcuni aspetti della vicenda e dell’indagine nata dalla segnalazione di un familiare di uno degli ospiti e poi arricchita dalle testimonianze di alcuni dipendenti.

Come da lui stesso spiegato, i tre centri gestiti dall’ente – la casa famiglia «Con Noi», il nucleo residenziale «Stella Alpina» e il centro diurno «Tetto Nuovo» – sono stati posti sotto sequestro preventivo dal Giudice per le Indagini preliminari presso il Tribunale di Cuneo. Con essi sono stati sequestrati i beni aziendali annessi, i relativi beni strumentali e i conti correnti.

Tra il 24 ottobre e il 3 novembre scorsi tutti gli ospiti sono stati trasferiti in strutture ritenute sicure, grazie al coordinamento dell’Asl Cn1, che ha messo in campo un'équipe di oltre sessanta professionisti per la gestione di quella che si è presentata a tutti gli effetti come un'emergenza.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, all’interno delle strutture si sarebbero registrati episodi di violenza fisica e psicologica, documentati attraverso riprese effettuate nei localiInsulti, percosse, pazienti legati ai letti o lasciati per ore in stanze d’isolamento, cure e farmaci non somministrati e cibo dato in quantità spesso non sufficiente.

Le ipotesi di reato riguardano i delitti di maltrattamenti contro persone a loro affidate, lesioni personali, sequestro di persona e violenza privata.

Poi omissioni di atti d’ufficio, frode nelle pubbliche forniture e responsabilità amministrativa dell’ente. Le contestazioni di natura economica si riferiscono ai servizi fatturati tra il 2024 e il giugno 2025, con oltre 1,4 milioni di euro più Iva chiesti alle Asl convenzionate.

In carcere a Torino sono finite la direttrice della cooperativa Emanuela Bernardis e la coordinatrice Marilena Cescon, già coinvolte in un procedimento analogo relativo agli anni 2014-2019. Quattro operatori sono agli arresti domiciliari e altre undici persone sono sottoposte a divieto di avvicinamento e comunicazione delle persone offese.

Emesse dal Gip il 14 ottobre su richiesta della Procura a carico di altrettanti soggetti variamente ritenuti responsabili dei delitti di maltrattamenti contro persone a loro affidate, lesioni personali, sequestro di persona e violenza privata, le 17 misure cautelari sono state eseguite nelle prime ore del 23 ottobre scorso, in Cuneo e comuni limitrofi, dalla Compagnia Carabinieri di Cuneo, con la collaborazione nella fase esecutiva di personale del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo e delle Compagnie dipendenti, del N.A.S. di Alessandria e del N.I.L. di Cuneo.

La posizione di tutti gli indagati a vario titolo è ora al vaglio dell’autorità giudiziaria che ne valuterà la colpevolezza o meno nel corso del successivo processo.

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