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Politica | 21 ottobre 2025, 12:00

Amt, domani la presentazione delle nuove tariffe. Terrile: “Servizio da mantenere ma conti da risanare"

Il vicesindaco e assessore al Bilancio annuncia l’arrivo delle tariffe che entreranno in vigore dal 1° novembre: “Stiamo lavorando con Città Metropolitana, Comuni e Regione per colmare un disavanzo strutturale senza ridurre la qualità del servizio. Serve anche un intervento nazionale sul fondo trasporti”

Amt, domani la presentazione delle nuove tariffe. Terrile: “Servizio da mantenere ma conti da risanare"

A margine della presentazione ufficiale di Fusion AI Labs, il vicesindaco e assessore al Bilancio Alessandro Terrile è intervenuto sulla crisi di Amt, confermando che domani saranno presentate dall’azienda le tariffe che entreranno in vigore progressivamente dal 1° novembre; qualcosa entrerà in vigore più tardi. La situazione purtroppo non è facile, ma siamo al lavoro insieme con tutti gli altri enti, Città Metropolitana, i Comuni soci e utenti del servizio pubblico di trasporto, e la Regione Liguria, per trovare una soluzione che tenga insieme la qualità del servizio e la copertura dei costi”.

Secondo Terrile, l’obiettivo è chiaro: “Il servizio non deve essere diminuito, ma va garantita la copertura dei costi che negli ultimi anni non sono stati coperti e hanno creato questo disavanzo che va colmato”.

Sul fronte delle risorse, il vicesindaco ha ricordato la necessità di una riflessione a livello nazionale: “Non c’è dubbio che va fatta una riflessione sul fondo unico dei trasporti, che non ha tenuto conto dell’inflazione e dell’aumento dei costi manutentivi, del personale, del gasolio e delle assicurazioni, tutte voci cresciute negli ultimi anni”.

"Ci sono alcune risorse che contiamo di recuperare, come i fondi del Ministero per la qualità dell’aria. Nelle nuove tariffe saranno previste politiche agevolate o gratuità per incentivare l’utilizzo del trasporto pubblico. Il lavoro che abbiamo davanti è complicato, ma necessario per rimettere in equilibrio un’azienda che in equilibrio non era”, conclude. 

Chiara Orsetti

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