“L’ennesimo ricorso da parte di Egea Acque, questa volta davanti al Tar, per ‘“annullamento previa adozione di misure cautelari della deliberazione della Conferenza dei rappresentanti degli Enti Locali partecipanti all'Ente di Governo dell'Ato 4 Cuneese’ ha visto il primo pronunciamento del Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte, quello riguardante la richiesta ‘di disporre la sospensione dell'efficacia’ della delibera con cui l’Ato Cuneese ha fissato il 30 novembre quale termine per il pagamento del VR (Valore residuo) da parte di Cogesi. L’esito è stato quello atteso da Cogesi, dai suoi soci operativi e da tutto il territorio che la società consortile rappresenta: il Tar con ordinanza 498/2025 ha respinto la richiesta non ritenendo sussistenti i presupposti per l’adozione di tale misura cautelare”.
Così Emanuele Di Caro, presidente di Cogesi, commenta la decisione del Tribunale Amministrativo Regionale di non concedere la sospensiva al ricorso avanzato dalla società Egea Acque.
Aggiunge Di Caro: “Cogesi continua a lavorare con la solita serenità per provvedere al pagamento del “Valore residuo” nei tempi previsti e per una gestione della risorsa idrica sempre più efficiente, efficace e trasparente, grazie ai tanti finanziamenti a cui ha saputo accedere ma soprattutto grazie all’alta professionalità dei soci operativi e alla passione delle donne e degli uomini che quotidianamente operano nei territori di questa nostra grande provincia”.
Ricordiamo che entro il 30 novembre è stata fissata dall’Ato (Autorità d’ambito) la data entro cui dovranno essere versati i 69 milioni di euro ad Egea, mentre il 26 maggio 2026 è quella in cui si conoscerà il pronunciamento di merito del Tar.
Sulla vicenda, nelle passate settimane, c’era stato anche un ordine del giorno della Provincia, approvato all’unanimità, a favore della gestione pubblica dell’acqua nel Cuneese.
Il presidente Luca Robaldo, in questo frangente, preferisce non pronunciarsi lasciando che siano gli enti preposti – Cogesi in primis – a farlo.
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