Il Nazionale

Eventi | 15 ottobre 2025, 07:21

Rai e Comune approvano la convenzione-Festival: ultime firme burocratiche e attesa per l’udienza TAR su Just Entertainment

Accordo 2026-2028 da oltre 20 milioni, tra obblighi logistici e ricorsi giudiziari; possibile estensione fino al 2030

Rai e Comune approvano la convenzione-Festival: ultime firme burocratiche e attesa per l’udienza TAR su Just Entertainment

La convenzione-Festival è stata approvata dal CDA Rai e dalla giunta Mager, dopo la travagliata fase negoziale seguita all'avviso pubblico di manifestazione d'interesse, ma per renderla operativa a tutti gli effetti rimane da compiere un ultimo atto, formale quanto necessario: la firma, di competenza della burocrazia. A Palazzo Bellevue si attendono segnali da Roma per procedere: il compito spetta alla dirigente del settore turismo e manifestazioni Rita Cuffini, responsabile unica del procedimento (RUP) per aver guidato la commissione di valutazione degli esiti della gara alla quale ha partecipato soltanto la Tv di Stato. Che, come noto, ha pienamente rispettato (obtorto collo) tutti i criteri indicati nel discusso bando: 6,5 milioni annui di corrispettivo, 1% sui ricavi pubblicitari, la garanzia della partecipazione al Festival di due vincitori di Area Sanremo, impegni per altri eventi come la trasmissione del Corso fiorito e di due appuntamenti da definire, di cui uno da svolgersi durante l’estate, oltre alla cerimonia per la posa in via Matteotti della targa dedicata ai vincitori della kermesse, di edizione in edizione. In soldoni oltre 20 milioni di entrate nelle casse comunali previste per il triennio 2026-2028, con la possibilità di estendere l'accordo fino al 2030. Ma una parte dev'essere reinvestita per esigenze logistiche, dal lungo noleggio del complesso Ariston alla quota spese per allestire il grande palco in piazza Colombo.

Se le firme sulla convenzione rappresentano un fatto scontato, soltanto da calendarizzare, non altrettanto si può dire dell'ultimo ostacolo giudiziario da superare, nel solco di ricorsi e controricorsi che hanno segnato la vicenda-Festival, generata dalla sentenza del TAR emessa nel dicembre scorso che, per affidare l'evento, ha obbligato il Comune ad abbandonare la strada certa della trattativa diretta con la Rai imboccando quella mai percorsa prima del bando pubblico. Già, perché è alle porte (venerdì 17) l'udienza di merito fissata dallo stesso TAR ligure per decidere sul ricorso presentato a suo tempo dalla Just Entertainment (JE) di Sergio Cerruti (la stessa etichetta discografica che lo scorso anno ha fatto scoppiare il caso) contro parametri e requisiti alla base della manifestazione d'interesse, ritenuti di fatto una sorta di “abito su misura” cucito addosso alla Rai.

Peraltro, anche la Tv di Stato si era rivolta al TAR contestando l'avviso di gara, nei mesi in cui i rapporti con il Comune si erano interrotti, sostanzialmente per difendere il sistema collaudato delle convenzioni dirette bocciato dai giudici amministrativi, e insieme il format festivaliero creato. Ma, a questo punto, non ha più alcun interesse a proseguire, avendo riottenuto le chiavi del Festival. È quasi scontato che la nuova partita al TAR vada ai tempi supplementari, con rinvio dell'udienza a nuova data, soluzione chiesta dalla stessa JE alla luce dell'esito del bando e in attesa di conoscere maggiori particolari sui contenuti dell'intesa maturata con la negoziazione. Il Comune, da parte sua, ha depositato da settimane le memorie difensive a cura dello studio legale Bonura, incaricato di tutelare l'ente fin dai primi passaggi della complessa e tortuosa vicenda giudiziaria.

Gianni Micaletto

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