Nei giorni scorsi la Squadra Mobile di Polizia di Torino ha fermato due uomini accusati di una serie di rapine aggravate con l’uso di armi da taglio.
Gli indagati, un cittadino italiano di origini maghrebine (classe 1995) e un cittadino marocchino (classe 1990) dimoranti nel biellese, sono ritenuti responsabili di una serie di rapine avvenute tra il 30 agosto e il 18 settembre scorsi in diversi esercizi commerciali di Torino, tra cui due supermercati, una farmacia e una gioielleria, per un bottino complessivo di oltre 47.000 euro.
Le rapine sono state compiute con modalità particolarmente violente e intimidatorie: in particolare, in un supermercato del quartiere Parella, i due hanno minacciato il cassiere con un coccio di bottiglia; in un altro, erano armati di coltello, stessa tecnica che hanno utilizzato per rapinare una farmacia in zona Pozza Strada; nel caso della gioielleria di corso Francia, uno dei due ha invece sfondato la vetrina con un grosso martello e, insieme al complice, si è impossessato di tre orologi di pregio. In quest'ultima circostanza, quando un addetto al negozio si era avvicinato per interrompere la rapina, uno degli indagati aveva portato la mano alla cintola come per estrarre un’arma.
La polizia è stata in grado di individuare i due uomini anche grazie ai filmati dei sistemi di video sorveglianza presenti all’interno e in prossimità delle attività commerciali.
I due sono stati individuati e fermati vicino a un giardino pubblico nel territorio di Biella e, una volta individuato il loro domicili ulteriori elementi sono stati raccolti all’esito delle perquisizioni effettuate dopo l’esecuzione del fermo, che hanno permesso di rinvenire dei capi di abbigliamento indossati durante le rapine.
Il fermo è stato convalidato, con applicazione per i due Indagati della custodia cautelare in carcere.
Commenti