Un viaggio tra universi artistici che si sfiorano, si contaminano e si confrontano: è questo il filo conduttore di Mondes parallèles, la grande mostra che fino al 31 marzo 2026 animerà il Musée International d’Art Naïf Anatole Jakovsky di Nizza.
Il progetto nasce dal dialogo tra le collezioni del museo dedicato all’arte naïf e quelle del MAMAC, con l’obiettivo di interrogare i confini stessi dell’arte.
In esposizione, 26 opere tra dipinti, fotografie, sculture e collage, firmate da 18 artisti provenienti da orizzonti diversi: da figure di rilievo come Niki de Saint Phalle, Karel Appel o Christian Boltanski, a personalità marginali, poco note o anonime, fino agli interpreti dell’arte outsider come Séraphine de Senlis.
L’allestimento invita a riflettere su categorie e definizioni: cos’è arte naïf, arte brut, arte singolare o contemporanea? Dove collocare l’arte popolare? Sono etichette teoriche o percorsi emotivi, incontri fortuiti e influenze reciproche?
Il percorso espositivo mette in luce come la permeabilità tra generi e linguaggi sia parte integrante della creazione artistica. Le opere dialogano attraverso affinità formali, estetiche o tematiche, dimostrando che ogni artista costruisce un proprio universo costellato di riferimenti, rimandi e contaminazioni.
Curata da Frédérique Olivier-Ghauri, direttrice del Musée Anatole Jakovsky, e da Rébecca François, conservatrice del MAMAC, la mostra si inserisce in una riflessione più ampia sul valore delle classificazioni nell’arte e sulla libertà espressiva che le supera.
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