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Attualità | 12 ottobre 2025, 07:15

Ex Maina, il Pd lancia l’allarme: “Struttura in degrado, intervenire subito”

Il gruppo consiliare democratico ha presentato un’interpellanza: “Chiediamo un’ordinanza urgente per ripristinare la sicurezza e chiarire il futuro dell’immobile”. Procedimenti in corso per danno erariale e fallimento

Ex Maina, il Pd lancia l’allarme: “Struttura in degrado, intervenire subito”

Procedimenti giudiziari che avanzano, ma la Casa di Riposo Ex Maina resta ferma e abbandonata. A lanciare l’allarme sul crescente degrado della struttura è il gruppo consiliare del Partito Democratico, che ha presentato una nuova interpellanza all’amministrazione comunale. “Vetri rotti, luci accese di notte e incuria stanno deteriorando un bene di grande valore sociale, storico e urbanistico”, denuncia il consigliere Michele Miravalle.

La richiesta di intervento urgente

Il Pd chiede con urgenza all’ente locale di emettere un’ordinanza che imponga ai titolari della struttura di ripristinare le condizioni di sicurezza e di porre rimedio allo stato di abbandono. Come evidenziano le foto allegate al documento, l’edificio versa in condizioni critiche: finestre rotte, persiane pericolanti sul fronte strada, erbacce e sporcizia ovunque. Il fatto che di notte alcune luci rimangano accese indica che gli impianti sono ancora parzialmente alimentati, un particolare che, unito al degrado, fa temere per l’incolumità pubblica e privata. “A quasi tre anni dalla chiusura, questo silenzio tombale è inaccettabile”, si legge nell’interpellanza, dove si esprime il timore che la struttura possa seguire il destino del vicino ex ospedale, abbandonato da oltre vent’anni.

Il quadro giudiziario e le richieste di trasparenza

Sullo sfondo della vicenda restano aperti i procedimenti giudiziari. La Corte dei Conti ha avviato un’azione per danno erariale contro alcuni ex amministratori, mentre prosegue l’iter penale per accertare le responsabilità del fallimento della casa di riposo. Il Pd, che fu tra gli ultimi a visitare la struttura prima della chiusura e del trasferimento degli ospiti, chiede ora maggiore trasparenza. Nell’interpellanza si sollecita un confronto in Consiglio comunale con i professionisti nominati dal Tribunale di Asti per seguire la procedura fallimentare: Alberto Abbate, Roberto Frascinelli e Luca Geninatti. Viene inoltre richiesto un sopralluogo interno per verificare direttamente le condizioni dei locali.

“È urgente un dialogo tra le forze politiche e sociali sulle prospettive di utilizzo dell’edificio”, conclude Miravalle. “Si può discutere e progettare un uso diverso di quell’immobile, ma serve anzitutto aprire un confronto trasparente e non rassegnarsi al silenzio e al degrado”.

Redazione

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