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Eventi | 11 ottobre 2025, 06:54

Giornate FAI d’Autunno: un weekend alla scoperta dei tesori nascosti del Piemonte

Sabato 11 e domenica 12 ottobre visite e aperture straordinarie in tutta la regione. In provincia di Asti porte aperte a San Damiano d’Asti e i suoi palazzi storici

Giornate FAI d’Autunno: un weekend alla scoperta dei tesori nascosti del Piemonte

Il fascino dell’autunno incontra la bellezza del patrimonio italiano con la quattordicesima edizione delle Giornate FAI d’Autunno, in programma oggi e domani, sabato 11 e domenica 12 ottobre. In tutta Italia saranno oltre 700 i luoghi eccezionalmente visitabili, spesso inaccessibili o poco conosciuti, grazie ai volontari del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano, che ogni anno trasformano il weekend in una grande festa diffusa della cultura, dell’arte e della natura.

L’autunno del FAI: conoscere e sostenere

Le giornate d’autunno, organizzate nell’ambito della campagna “Ottobre del FAI”, non sono solo un invito a scoprire luoghi insoliti, ma anche un’occasione per sostenere la missione della Fondazione con un contributo libero durante le visite. Quest’anno l’appuntamento coincide con un anniversario importante: i 50 anni del FAI, fondato nel 1975 da Giulia Maria Crespi e Renato Bazzoni. “Le Giornate del FAI sono una buona novella che si ripete, un’alleanza virtuosa tra cittadini che scelgono di conoscersi e di prendersi cura del proprio Paese”, ha dichiarato il presidente Marco Magnifico.

Le aperture in provincia di Asti

Nel territorio astigiano i riflettori sono puntati su San Damiano d’Asti, cuore delle Colline Alfieri, dove si potrà visitare Palazzo Carlevaris, raffinata residenza settecentesca oggi sede del municipio, con i suoi saloni affrescati e la sala consiliare d’epoca. In piazza si aprirà la Chiesa di San Giuseppe, splendida testimonianza di barocco piemontese con la cupola ottagonale decorata dai fratelli Pozzi e le scaglie di cotto policromo. Per l’occasione sarà accessibile anche la suggestiva area sotterranea della chiesa, tra volte in tufo, antichi pozzi e ghiacciaie. Completano il percorso la Chiesa dei Santi Cosma e Damiano, con il coro ligneo quattrocentesco e gli affreschi novecenteschi di Luigi Morgari, e, per gli iscritti FAI, la Dimora dei Conti Nuvoli di Grinzane, aperta eccezionalmente domenica.

I luoghi del FAI in Piemonte

Il viaggio tra i tesori del Piemonte tocca Torino, dove saranno aperti il Gabinetto Interregionale di Polizia Scientifica, per scoprire i segreti delle indagini forensi, Palazzo Pallavicino Mossi e l’ex carcere Le Nuove, simbolo della memoria civile del Novecento. Tra le meraviglie torinesi anche il Palazzo Biandrate Aldobrandino di San Giorgio, oggi sede della Reale Mutua, e il Convento dei Cappuccini sul Monte dei Cappuccini.

Ad Alessandria, il pubblico potrà entrare nel fastoso Palazzo Ghilini, progettato da Benedetto Alfieri, e visitare il borgo di Varengo di Gabiano con la chiesa di Sant’Eusebio. A Biella si aprirà Palazzo della Provincia, mentre a Trivero Valdilana protagonista sarà Casa Zegna, simbolo del legame tra industria e natura.

Nel Cuneese, Bene Vagienna racconterà la sua storia antica con l’apertura del Castello dei Conti Costa e di Palazzo Giriodi di Monastero, mentre nel Novarese spiccano la Parete dei Santi di Casalino e Palazzo Toni Marietti di Gozzano. In provincia di Torino, i visitatori potranno ammirare la Cattedrale dell’Acqua di Villarbasse, esplorare Barricalla a Collegno – modello europeo di smaltimento sostenibile – e salire al Campanile di San Martino di Bollengo. Nel Vercellese, infine, sarà visitabile il Campanile dell’Abbazia di Sant’Andrea, icona gotica della città.

Un’Italia da riscoprire insieme

Ogni apertura è il frutto del lavoro delle Delegazioni e dei Giovani del FAI, con la partecipazione di migliaia di studenti “Apprendisti Ciceroni”. L’elenco completo dei luoghi e le modalità di partecipazione sono consultabili sul sito www.giornatefai.it.

Le Giornate FAI d’Autunno 2025 sono un invito a vivere l’Italia con occhi nuovi, a camminare tra i suoi tesori nascosti e a ricordare che la bellezza, quando è condivisa, diventa patrimonio di tutti.

Redazione

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