Cosa ci facevano il sindaco di Varese, Davide Galimberti, e l'assessore allo Sport, Stefano Malerba, alla e-work Arena di Busto insieme a 2.497 spettatori per il debutto dell'Uyba che ha fatto tremare per due set le marziane di Conegliano, poi devastanti alla distanza con il 3-2 al tie-break? E di cosa hanno parlato con il presidente Giuseppe Pirola, seduto accanto a loro durante la partita?
La prima cosa che un comune mortale, vedendo queste immagini, può pensare è che volley è Busto e Varese è basket (e hockey), almeno se parliamo di grande pubblico e vertice - il calcio è ovunque in provincia, ed è fuori da questo discorso dove i campanilismi paione essere l'ultima cosa che conta - ma, forse, potrebbe non essere proprio così.
Di primo acchito verrebbe da pensare alla mancanza di una "casa" tutta o quasi per il volley degna di tal nome nella Città Giardino, dove ci sono piccole palestre di scuole od oratori, spesso sold out, ma non un indirizzo unico, moderno e accogliente per le squadre di uno sport che, come e prima del tennis, è sulla cresta dell'onda ovunque ma, nella nostra provincia, lo è almeno dai tempi in cui era il palazzetto di Masnago ad accogliere le gloriose antesignane delle Farfalle. Quindi Galimberti e Malerba saranno stati sicuramente a Busto per cogliere anche qualche piccolo segreto da trasferire nell'ex piscina comunale che diventerà un piccolo palazzetto da almeno 4-500 spettatori capace di dare sfogo alla fame di pallavolo dei tanti praticanti varesini.
Ma per questo sarebbe forse bastato un incontro o una semplice telefonata tra il sindaco e l'assessore allo sport di Varese e l'uomo di riferimento di una delle realtà più conosciute e con più seguito, capace di vincere in Italia e in Europa.
Quindi, gatta ci cova. E ci coverebbe ancora di più se arrivasse anche un secondo indizio, ad esempio la presenza di Pirola sabato alla partitissima della Pallacanestro Varese contro Milano in un Lino Oldrini traboccante di cinquemila spettatori. E se il capo dell'Uyba fosse di nuovo sorpreso a parlare con Galimberti, Malerba e magari con qualche dirigente dell'Openjobmetis (questo sarebbe il terzo indizio, e farebbe una prova), padrona di casa al palazzetto di Masnago, che è proprietà del Comune, cosa dovremmo pensare?
Penseremmo a possibili sinergie, chiamiamole così, cioè possibili interazioni - da vocabolario - fra esigenze e prospettive che si affermano in ambiti diversi (basket-volley, Varese-Busto), ponendo problemi di condivisione unificante.
E se esistesse un punto di contatto per fare in modo che il grande volley fosse ancora un po' più grande, cioè di tutta la provincia, senza sradicare la propria anima e le proprie radici, facendo magari anche più pubblico? E se questo punto di contatto, o d'approdo, si palesasse sabato davanti agli occhi di cinquemila persone?
Troppe domande, poche risposte ma è sempre bene chiedersi il perché delle cose prima che avvengano e non, per l'appunto, a cose fatte. E infatti Giancarlo Pigionatti ha sempre concluso i suoi articoli più belli e famosi così: chi vivrà, vedrà.
Sport | 10 ottobre 2025, 07:42
Varese-Busto e Busto-Varese, sinergia per il volley. Galimberti e Malerba da Pirola a vedere l'Uyba: ora la visita verrà ricambiata?
Il sindaco e l'assessore allo sport della Città Giardino hanno assistito alla prima partita delle biancorosse accanto al presidente Giuseppe Pirola. Un motivo può essere stato cogliere qualche spunto per il nuovo palazzetto all'ex piscina Comunale che darà una casa moderna alla pallavolo varesina, ma non solo... in attesa di un altro rendez-vous, probabilmente imminente, e di un nuovo indizio. Se poi arrivasse anche il terzo, farebbe una prova
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