È partita da pochi minuti la cerimonia di inaugurazione della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, che per il momento di apertura della sua 95ª edizione ha raccolto al Teatro Sociale Busca le massime autorità istituzionali di Regione e Provincia, con in testa il governatore piemontese Alberto Cirio, per lunghi anni presidente dell’Ente Fiera, insieme a personalità del mondo economico, politico e del terzo settore.
Presenza immancabile quella di Maria Franca Ferrero, al solito salutata con grande calore al suo arrivo di fronte al teatro, accompagnata dal presidente di Ferrero Italia Bartolomeo Salomone e dal nuovo direttore generale della Fondazione Ferrero Carlo Vassallo. Come quelle del prefetto di Cuneo Mariano Savastano e dei massimi vertici delle forze dell’ordine provinciali, presenti ad Alba insieme ai parlamentari della Granda (tra loro il senatore Giorgio Maria Bergesio e le deputate Chiara Gribaudo), al presidente provinciale Luca Robaldo e alle decine di sindaci del territorio di Langhe e Roero che affollano il teatro. Tra i presenti anche gli assessori regionali Paolo Bongioanni e Marco Gallo.
A fare gli onori di casa accolti dal sindaco Alberto Gatto, dal presidente dell’Ente Fiera albese Axel Iberti, alla suo battesimo dopo la designazione dello scorso 10 gennaio, e dal presidente dell’Atl Langhe Monferrato Roero Mariano Rabino. Il ministro alla Pubblica Istruzione Paolo Zangrillo, impossibilitato a presenziare per impegni istituzionali, ha lasciato un video messaggio. “Vi ringrazio per l’impegno, per la passione e per la dedizione che mettete nella realizzazione di un evento che è sinceramente unico al mondo” ha dichiarato. “La Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba è molto più di una vetrina internazionale: è il racconto di un territorio, delle sue imprese, dei suoi artigiani, della sua comunità. Il tema che avete scelto, quello delle molteplici sfumature del rispetto, ci invita a riflettere su un valore oggi più che mai attuale: il rispetto per la terra, per i prodotti e per chi li valorizza. Il Piemonte è una terra speciale, capace di unire radici e futuro, tradizione e innovazione, simbolo di un’Italia che lavora, produce e crede nel valore del proprio saper fare.”
Presente anche la presidente uscente dell'Ente Fiera e neopresidente della Barolo&Castles Foundation Liliana Allena.
Ospite d’onore è l’ecuadoriano Alex Mejia, dirigente dell’Organizzazione delle Nazioni Unite e dal 2018 responsabile della Divisione Persone e Sviluppo Sociale di Unitar (United Nations Institute for Training and Research), l’istituto dell’Onu per la formazione e la ricerca. Mejia ha preso parte all’incontro col quale, nel pomeriggio, Comune, Ente Fiera e Unitar hanno sottoscritto un memorandum d’intesa triennale che, accompagnato da un protocollo esecutivo, punta a tradurre i valori del Tartufo Bianco in azioni concrete di cooperazione internazionale. Gli ambiti di azione sono quelli della tutela della biodiversità, sicurezza alimentare, educazione delle nuove generazioni e valorizzazione culturale.
"Un passo che colloca Alba e le Langhe in una rete globale, rafforzando il percorso avviato con i riconoscimenti Unesco", avevano rimarcato Comune ed Ente Fiera alla vigilia dell’accordo, richiamando quel "profondo rispetto" che rappresenta il motivo portante dell’edizione 2025 della fiera albese, ormai da anni impegnata in concrete azioni orientate nella direzione della sostenibilità e nel rispetto dell’ambiente, fondamentale affinché il Tuber Magnatum Pico rimanga un’eccellenza delle nostre colline.
Il tradizionale talk d’apertura, moderato da Fernanda Roggero, giornalista de Il Sole 24 Ore, ha riunito sul palco Alberto Cirio, Alberto Gatto, Axel Iberti e Alex Mejia. Un dialogo dedicato al percorso che ha portato Alba e le Langhe a essere riconosciute nel mondo: dai Paesaggi Vitivinicoli Patrimonio Unesco (2014) all’inserimento nella Rete delle Città Creative per la Gastronomia (2017), fino al riconoscimento nel 2021 della Cerca e cavatura del tartufo in Italia come patrimonio immateriale dell’umanità.
"Il tartufo bianco è il simbolo di questa comunità: noi, come Nazioni Unite, abbiamo bisogno di simboli positivi, di inclusione, di rispetto, di amore per la natura” ha affermato Alex Mejia. “Con questo Protocollo d’Intesa riconosciamo pubblicamente l’unicità della Fiera internazionale del Tartufo Bianco d’Alba e di chi la organizza. Avete creato un modello di innovazione che vogliamo documentare e replicare: esportare le buone pratiche dell’Ente Fiera, della città e della comunità, perché diventino esempio per il mondo.”
Per il sindaco Alberto Gatto e l’assessora Caterina Pasini, “la Fiera del Tartufo rappresenta l’anima di Alba e la forza di un territorio che, da quasi un secolo, sa unire tradizione e innovazione. La firma del protocollo con UNITAR segna un passaggio storico: da una manifestazione radicata nella nostra terra a un dialogo diretto con le Nazioni Unite sui temi dell’ambiente, dell’educazione e dello sviluppo sostenibile.”
Sulla stessa linea il presidente della Regione Alberto Cirio, insieme agli assessori Paolo Bongioanni (Agricoltura, Turismo e Cibo) e Marco Gallo (Tartuficoltura): “La Fiera del Tartufo è sempre più un laboratorio di futuro, dove ambiente, economia, cultura e turismo si incontrano. È l’immagine di un Piemonte orgoglioso delle proprie radici e capace di guardare lontano.”
Chiude il presidente dell’Ente Fiera Axel Iberti: “È la prima volta in Italia che un ente territoriale diventa partner formale delle Nazioni Unite. È il risultato di un percorso che, attraverso i riconoscimenti Unesco e la certificazione ISO 20121 per la sostenibilità degli eventi, ha trasformato la Fiera in un modello internazionale. Il tartufo non è solo un prodotto, ma un ecosistema di valori condivisi, capace di generare cultura, educazione e tutela ambientale.”
AL MERCATO MONDIALE DEL TARTUFO
A seguire la cerimonia, il taglio del nastro e la visita del Mercato Mondiale del Tartufo allestito all’interno del Cortile della Maddalena.
Aperto nei nove fine settimana della manifestazione, sino all’8 dicembre, il Mercato rappresenta da sempre il il cuore pulsante della rassegna albese. Al suo interno i giudici del Centro Nazionale Studi Tartufo saranno impegnati a certificare ogni esemplare venduto dagli espositori presenti al suo interno.
La cerimonia inaugurale ha accolto anche le bande cittadine di Alba e Böblingen, che si sono alternate lungo il corteo dal Teatro Sociale a piazza Falcone: un omaggio musicale ai quarant’anni del gemellaggio tra le due città, rinnovato in queste giornate con una serie di appuntamenti culturali e istituzionali.
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