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Politica | 08 ottobre 2025, 15:35

Mercato Annonario di Sanremo, concessioni prorogate di un anno: operatori sollevati, ma restano le tensioni sul futuro (Foto)

Durante l'incontro tra amministrazioni e operatori, si è parlato anche dell'ingresso del privato nel Mercato. Il sindaco Mager: "Nessuna volontà di regalarlo a qualcuno"

Mercato Annonario di Sanremo, concessioni prorogate di un anno: operatori sollevati, ma restano le tensioni sul futuro (Foto)

Arriva la notizia più attesa dai commercianti del Mercato Annonario: le concessioni, in scadenza il 31 dicembre, saranno prorogate di un anno.

La notizia è arrivata nel corso dell'incontro tra amministrazione comunale e operatori del mercato, svoltosi alla presenza del sindaco Alessandro Mager, dell'assessore alle attività produttive Lucia Artusi e dei consiglieri Silvana Ormea, Elisa Balestra, Antonino Consiglio e Marco Cassini. L’appuntamento fa seguito al confronto di alcuni giorni fa e aveva l’obiettivo di chiarire i molti dubbi dei commercianti, preoccupati per il futuro della struttura e delle loro attività.

Durante la riunione, l’assessore Artusi ha spiegato che i bandi di assegnazione non sono ancora stati predisposti perché si attendono i criteri nazionali necessari per evitare ricorsi: “Devono essere bandi a prova di ricorso. In tutta Italia ce ne sono oltre mille in sospeso. I criteri dovrebbero arrivare entro metà ottobre, poi toccherà al Consiglio comunale approvarli prima di procedere”.

A creare problemi è stata la normativa Bolkenstein, che è stato deciso ormai valere anche per le concessioni dei Mercati: per poter emettere i nuovi bandi però, è necessario aspettare (ha spiegato l'assessore) che dal governo vengano emesse le linee guida per poterli promulgare, che sono ancora assenti. Essi dovrebbero poi anche passare in consiglio comunale, rendendo impossibile la pubblicazione entro fine anno dei nuovi bandi. Una situazione in cui si trovano anche città italiane come Milano, Pisa e Cagliari e che hanno spinto il governo a decidere la proproga di un anno.

Questa notizia ha fatto tirare un sospiro di sollievo agli operatori, che all'inizio dell'incontro hanno espresso forte malcontento per una situazione definita “ferma da 35 anni”, con canoni mai aggiornati e bandi mai rinnovati. “È stato realizzato un nuovo mercato con fondi pubblici, ma poi lasciato a se stesso – ha osservato uno dei presenti – Sembra che l’amministrazione voglia praticare un’eutanasia lenta del mercato”.

L’amministrazione ha inoltre annunciato una modifica del regolamento del Mercato, che prevede la possibilità di affidarne la gestione a un’azienda esterna, mantenendo però la partecipazione diretta dei coltivatori e ampliando gli orari di apertura. L’aumento dei canoni sarà valutato solo dopo i necessari passaggi istituzionali.

Non sono mancate le critiche da parte dell’opposizione. Il consigliere Antonino Consiglio ha osservato: "Non è giusto secondo me dare la colpa al governo attuale, bisognerebbe anche parlare dei precedenti. Parlando di Sanremo credo ce la si sia presa un po' comoda: si parla di una struttura dove lavorano famiglie, che sono in grande difficoltà, e questo non si può ignorare. Parliamo di un mercato che è stato fatto in maniera completamente sbagliata. Bisogna intervenire su questa situazione e voi che amministrate dovete intervenire, così come quelli che c'erano prima. È facile girare e prendere voti in campagna elettorale, ma poi bisogna lavorare in maniera coerente. Senza dimenticare che anche il mercato ambulante ne risente. Si è troppo abituati a lavorare seduti alle scrivanie, quando invece c'è il campo".

Altro aspetto importante è quello legato all'ingresso del privato nel Mercato, in particolare del gruppo Arimondo, che ha avuto un recente primo incontro con l'amministrazione. A sollevare la questione è stato Sergio Scibilia di Confesercenti: "Per noi è fondamentale che il mercato resti pubblico: siamo pronti a discutere, ma non vogliamo che venga ceduto ai privati”.

A questo punto ha preso la parola proprio il sindaco, che ha voluto rassicurare gli operatori presenti: “Da giovane venivo qui con mia madre, era un luogo attrattivo. Oggi purtroppo non è più così. Ma non c’è alcuna volontà di abbandonarlo o di regalarlo a qualcuno. La ditta Arimondo ha presentato solo un promemoria, non una proposta ufficiale. Se arriverà una proposta, il Comune ha il dovere di valutarla, ma ribadisco che non rinunceremo al Mercato”.

Il sindaco ha infine annunciato la convocazione di un nuovo tavolo di confronto a metà ottobre, aperto a tutte le parti interessate, per confrontarsi sulla proposta del gruppo e lasciare modo agli operatori di valutare sulla positività o meno della collaborazione. “Il punto base – ha concluso – è la volontà di ragionare con gli operatori, ascoltandoli e prendendo decisioni condivise”.

Elia Folco

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