Dovrebbe tornare alla normalità entro venerdì la raccolta dei rifiuti nei quartieri di Genova, negli ultimi giorni fortemente compromessa per la mancanza di aree di stoccaggio e lavorazione fuori regione.
È quanto emerge dall’incontro che si è svolto questa mattina a Tursi, dopo la convocazione d’urgenza dei vertici AMIU da parte della sindaca Silvia Salis.
A spiegarlo è Alessandro Terrile, vicesindaco di Genova e assessore alle Società Partecipate, che ha illustrato alle cause del disservizio e le misure in corso di attuazione per il ritorno alla normalità.
“La situazione è complessa ed è in via di risoluzione - ha detto Terrile a margine della conferenza stampa di presentazione del censimento permanente della popolazione e delle abitazioni di Istat -, dagli elementi che abbiamo entro venerdì si dovrebbe ritornare alla normalità della raccolta”.
Il vicesindaco chiarisce: “I problemi non derivano da una difficoltà di AMIU nel raccogliere i rifiuti, ma dalla difficoltà a trovare impianti fuori regione disponibili. Di solito AMIU si appoggia a strutture fuori provincia e fuori regione, ma alcune chiusure per guasti hanno reso più difficile tutta la filiera”.
Terrile ha poi evidenziato come alla base del problema ci sia una questione impiantistica strutturale, che coinvolge non solo la città ma l’intera regione. “È evidente che c’è un problema impiantistico importante nella nostra città e nella nostra regione, che va risolto nell’ambito di un piano regionale. Stiamo aspettando la pubblicazione del bando, dal cui esito dipenderanno anche alcune scelte che potrà fare AMIU e l’amministrazione comunale”.
Il vicesindaco ha richiamato l’attenzione anche sulla carenza di aree di stoccaggio e trasferenza dei rifiuti, aggravata dalle perdite strutturali subite negli anni: “Bisogna agire per recuperare tutta una serie di luoghi e di aree logistiche, le cosiddette aree buffer, utili in caso di disservizi che non dipendono da AMIU ma incidono sulla raccolta. Ricordo che uno dei luoghi, la pressa di Campi, crollata nel crollo del Ponte Morandi, non è mai stata ripristinata. Negli ultimi anni sono state ridotte molto le aree logistiche o di accumulo per la gestione e la trasferenza dei rifiuti verso la discarica o gli impianti, e bisogna lavorare per riattivarle: se non risolvono del tutto, possono comunque mitigare i disservizi di questo tipo”.
AMIU, intanto, sta lavorando a una gara per smaltire una parte consistente del rifiuto solido in impianti di incenerimento situati fuori provincia e fuori regione.
“AMIU sta lavorando a pubblicare una gara per una grossa quota di rifiuto solido verso l’incenerimento in impianti esterni” ha spiegato Terrile. “Questo procedimento amministrativo si dovrebbe concludere entro fine anno, o comunque nei primi giorni del nuovo anno. Siamo sicuri che con questo nuovo passo potremo scongiurare il verificarsi di situazioni come quelle che abbiamo visto in questi giorni”.
Nei giorni scorsi, dopo le numerose segnalazioni arrivate dalla cittadinanza, la sindaca Silvia Salis ha ribadito che l’amministrazione è impegnata “a garantire la continuità del servizio e la pulizia della città” e che il confronto con AMIU proseguirà per evitare il ripetersi di emergenze simili.
La prima cittadina aveva ricordato che “l’azienda sta affrontando criticità non legate a inefficienze interne ma a problemi strutturali di impiantistica e smaltimento”, definendo “grottesche e strumentali” le polemiche che ne sono derivate.
Commenti