Due anni fa, l'attacco terroristico di Hamas dentro i confini di Israele che ha causato 1200 morti e centinaia di feriti e ostaggi. Due anni dopo, migliaia di persone stanno manifestando in piazza Castello contro la reazione di Israele, che nei 24 mesi successivi ha ucciso 66 mila gazawi compresi bambini, medici, operatori umanitari e giornalisti.
Le persone si sono radunate a partire dalle 19:30 nonostante il divieto della Questura per motivi di ordine pubblico, vista la scelta della data e i disordini nelle scorse manifestazioni. Partiti e sindacati confederati non hanno aderito e sono stati criticati di opportunismo dai manifestanti, sono però presenti Potere al Popolo, Rifondazione Comunista e i sindacati di base USB e Si Cobas.
Dalla piazza, anche parziali giustificazioni dell'attentato del 7 ottobre, visto come atto di ribellione di un popolo oppresso ben prima del 2023. Dopo circa un'ora, alle 20:30 il corteo è partito in marcia in direzione via Pietro Micca e poi in via XX Settembre.
"Il 7 ottobre è una data utilizzata dal Governo per giustificare il genocidio. Non accettiamo una retorica che vuole cancellare 70 anni di apartheid, non stiamo in questa retorica per cui tutto è iniziato quel giorno, siamo da sempre al fianco del popolo palestinese". Un cartello recita "Make Israel Palestine again".
Dopo aver percorso corso Regina Margherita e attraversato Piazza della Repubblica, i manifestanti hanno ballato sulle note di Bella Ciao, mentre alcuni residenti li supportavano dalle finestre sbattendo le pentole.
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