"I risparmiatori più fragili, anziani, con scarsa propensione al rischio e privi di competenze finanziarie, non possono attendere la fine del processo penale a carico del broker ex direttore di banca definito dalla cronaca il 'Madoff delle Langhe', che secondo le ipotesi di accusa alla luce delle indagini della Guardia di Finanza di Asti, avrebbe sottratto milioni di euro a coloro che gli avevano affidato i propri risparmi".
E’ quanto manda a dire il Codacons, nota associazione di consumatori, per bocca dell’avvocata Tiziana Sorrento: "Fideuram deve riconoscere la sua responsabilità nella scelta e nella omessa vigilanza sull’operato del promotore finanziario infedele della filiale di Alba, ora agli arresti domiciliari con l’accusa di truffa e autoriciclaggio, che ha approfittato della fiducia dei risparmiatori e soprattutto di coloro che, per la scarsa dimestichezza con gli strumenti digitali, non erano in grado di controllare direttamente attraverso l’home banking le operazioni del broker di Fideuram cui avevano affidato i loro risparmi".
"E’ evidente – prosegue la legale – 'l’occasionalità necessaria' con l’incarico ricevuto da Fideuram e come il nome del notissimo istituto di credito con rilevanza nazionale abbia orientato le scelte dei cittadini di Alba e di tutti coloro che hanno affidato i loro risparmi a Massimo Diotti".
Codacons ricorda come, con ordinanza 3425/25, la Cassazione abbia ribadito che "la responsabilità solidale della banca per i danni provocati dal suo promotore, si ha quando l’esercizio delle mansioni abbia reso possibile, o comunque agevolato, il comportamento produttivo del danno, anche se tale comportamento si sia posto in modo autonomo nell’ambito dell’incarico o abbia addirittura ecceduto dai limiti di esso”.
Da qui l’invito all’istituto di credito ad aprire un tavolo per le trattative.
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