Un incontro con l'azienda per cercare di capire le motivazioni delle lettere di licenziamento collettivo inviate da ExxonMobil per 31 lavoratori dello stabilimento di Vado Ligure (41 in totale compresi i dipendenti di Milano) della Esso Olii Lubrificanti.
Le organizzazioni sindacali e l'rsu in Unione Industriali si sono confrontati con i vertici aziendali questo pomeriggio e in via Gramsci è stato organizzato un presidio per mantenere alta l'attenzione su una vertenza inaspettata.
Lo scorso ottobre dopo lo sciopero di 8 ore con il blocco degli straordinari e un corteo dalla sede fino al Comune è stato incontrato il Sindaco Fabio Gilardi e la giunta comunale.
La preoccupazione è tanta in quanto i lavoratori (non operai ma amministrativi) la maggior parte sono giovani, con intere famiglie a rischio e di difficile ricollocazione nel mondo del lavoro.
"Abbiamo dato diverse soluzioni per salvaguardare più lavoratori possibili e l'azienda che vuole verificare ciò che gli abbiamo detto" spiega Tino Amatiello, Filctem Cgil.
"Hanno ribadito le loro posizioni, gli esuberi e le rigidità delle figure professionali eliminate. La fiducia in questo sito non c'è più, oggi ci troviamo nelle stesse condizioni di 3 anni fa" continua Corrado Calvanico, Femca Cisl.
"Chiediamo con forza il ritiro di tutti i licenziamento non è accettabile ridurre lo stabilimento di un terzo così come non è accettabile perde sul territorio savonese di posti di lavoro di qualtà. E' importante che l'apparato industriale manifatturiero cresca e non diminuisca - dice il segretario generale della Cgil Savona Andrea Pasa - Aspettiamo le parole della politica regionale, del presidente Bucci, a fronte di 31 licenziamenti non si è sentito nessun rappresentante della Regione Liguria a favore delle lavoratrici e lavoratori. Chiediamo con forza al Comune di Vado un intervento perché pochi mesi fa abbiamo sottoscritto un accordo proprio per le azienda inserite sul territorio vadese sulle tematiche della formazione, riqualificazione e riconversione".
Un altro incontro sarà previsto il prossimo 23 ottobre con lo stato di agitazione che rimane invariato.
Il deputato Marco Grimaldi di Alleanza Verdi e Sinistra ha presentato un’interrogazione al Ministro del Lavoro, chiedendo un intervento immediato del Governo e la convocazione dell’azienda e delle parti sociali, per individuare soluzioni che evitino i licenziamenti e rilancino il ruolo strategico del sito di Vado Ligure nel sistema industriale e portuale ligure.
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