Cinque metri di tunnel, ma rinuncia all'uscita nel sottopasso della Croce rossa: è quanto stabilito dalla giunta comuale di Sanremo nella delibera in merito alla realizzazione dei lavori sul Porto Vecchio: l’intervento vale oltre 110 milioni di euro e punta a ridisegnare in profondità la fisionomia dell’area portuale, integrandola meglio con il tessuto urbano.
Elemento principale della discussione, su cui la maggioranza si è confrontata nei giorni scorsi, era la realizzazione di un tunnel stradale, considerato già nel 2019 come il fulcro della riqualificazione. L’infrastruttura prevista nel progetto definitivo aggiudicato è dimensionata 5 metri, sufficiente non solo per il traffico leggero ma anche per quello pesante, e collegata all’attuale sottopasso Croce Rossa. Questa configurazione, tuttavia, avrebbe comportato la perdita della continuità viaria lungo via Nino Bixio, un asse ritenuto strategico per la viabilità cittadina. Da qui la decisione della Giunta: confermare la realizzazione del tunnel, ma spostarne l’uscita su via Nino Bixio, eliminando lo sbocco nel sottopasso Croce Rossa.
La nuova soluzione punta a inseguire: la fluidità del traffico ovest-est in città; la funzione di collegamento diretto e sicuro tra centro urbano e porto; la liberazione di spazi pubblici a ridosso dell’area portuale, cuore della riqualificazione.
Alla fine il progetto del tunnel da 5 metri ha quindi prevalso sulla variante da 3 m, con un ritorno al progetto originario. Resta fermo l’indirizzo del 2019: piazzale Vesco sarà destinato esclusivamente a uso pubblico, mentre la banchina sarà riservata al transito, con possibilità di utilizzo pubblico in occasione di eventi. È prevista comunque una flessibilità per l’ormeggio temporaneo durante manifestazioni nautiche.
Il progetto dovrà includere interventi di dragaggio con garanzie sul mantenimento delle profondità dello specchio acqueo, oltre alla messa in sicurezza del molo sud, soggetto a mareggiate. Sul fronte ambientale è prevista una riorganizzazione del sistema fognario per evitare interferenze idrauliche durante la realizzazione delle opere sotterranee.
I cosiddetti “baretti” saranno riposizionati per garantire una maggiore permeabilità visiva tra il centro storico e l’area portuale, con nuove pavimentazioni in pietra locale. Le tipologie architettoniche privilegeranno materiali durevoli come pietra e acciaio inox, richiamando la tradizione ligure. Per quanto riguarda le associazioni sportive della pesca dilettantistica, sono state rinnovate le prescrizioni affinché gli spazi siano preservati nell’attuale consistenza, anche se con diversa disposizione planimetrica. Più in generale, nella ricerca di un nuovo layout ormeggi, verrà considerata una soluzione in termini di superficie complessiva dei posti barca da assegnare al proponente, equivalente a quella del progetto definitivo aggiudicato.
“Abbiamo assunto l’impegno di riportare la progettualità del nuovo porto e del nuovo fronte mare al centro del confronto pubblico - dichiara il sindaco Alessandro Mager -, dal momento che da subito era apparso chiaro come il progetto aggiudicato nel 2024 non avesse trovato il gradimento dei principali stakeholders, al contrario del progetto che nel 2019 ha ottenuto il pubblico interesse. Con la massima disponibilità della società proponente, abbiamo quindi riaperto la conferenza dei servizi preliminare coinvolgendo tutti i soggetti interessati e gli enti istituzionali, abbiamo raccolto tutte le osservazioni ed oggi abbiamo definito una delibera di indirizzi che sintetizza le istanze pervenute e la nostra visione di sviluppo, nel migliore interesse della città”.
I prossimi passaggi dell’iter autorizzativo spetteranno al proponente, che dovrà recepire gli indirizzi formulati oggi dalla Giunta e predisporre il progetto esecutivo che sarà poi oggetto di confronto nella conferenza dei servizi decisoria, ultimo atto amministrativo prima del via ai lavori.
“E’ un progetto di eccezionale rilevanza - conclude il sindaco - per come ridisegnerà una parte di città e per l’impulso economico e turistico che potrà dare. Un progetto avviato dalla precedente amministrazione, che su questa pratica aveva lavorato per anni, e che noi vogliamo mettere a terra e portare avanti nel migliore dei modi nella sua fase attuativa. Ora, l’auspicio è che in conferenza decisoria ci possa essere una piena convergenza e si possa poi procedere all’avvio delle lavorazioni in tempi relativamente brevi”.
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