Il “San Sebastiano” di Louis Finson entra nelle collezioni del Museo delle Belle Arti
Marsiglia celebra un evento storico per il suo patrimonio artistico: il “San Sebastiano” di Louis Finson, capolavoro del caravaggesco europeo dipinto a Napoli nel 1612 e stimato 500.000 euro, entra ufficialmente nelle collezioni del Museo delle Belle Arti. Si tratta della donazione più significativa tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, quando Jules Cantini e Marie Grobet lasciarono alla città opere fondamentali.
Un’opera emblematica del caravaggesimo europeo
Il dipinto, che raffigura san Sebastiano nel pieno del martirio, porta con sé l’impronta inconfondibile dell’influenza di Caravaggio: la forza del chiaroscuro, l’intensità delle passioni e la rappresentazione del corpo sacro e sofferente. La posizione della testa, inclinata all’indietro — presente anche in altre opere dell’epoca — testimonia il legame diretto con i modelli caravaggeschi e consacra il quadro come un passaggio cruciale nella storia dell’arte, non solo per Marsiglia e la Provenza, ma anche per lo sviluppo del caravaggesimo in Europa.
Come hanno sottolineato Nicolas Misery, direttore dei Musei di Marsiglia, e Luc Georget, conservatore capo del Musée des Beaux-Arts, l’opera contiene un’ulteriore curiosità: a destra della tela è riconoscibile un autoritratto dell’artista, dettaglio che accresce il valore storico e documentario del dipinto.
Un dialogo con la Maddalena in estasi
Il “San Sebastiano” sarà esposto in accostamento a La Maddalena in estasi di Finson, opera contemporanea che stabilisce con il santo un confronto intenso e drammatico. I due quadri si rispondono per intensità emotiva e movimenti: il corpo martirizzato del santo fa eco alla figura della Maddalena, che — rinunciando al mondo — si abbandona in estasi davanti alla croce, emergente dall’ombra della grotta della Sainte-Baume. Ne risulta un dialogo visivo carico di sofferenza, fervore e misticismo.
Calendario e destino dell’opera
Il pubblico potrà ammirare il quadro dal 3 al 5 ottobre 2025 al Museo delle Belle Arti, prima che l’opera venga sottoposta a un restauro presso il CICRP. Completate le operazioni di conservazione, il “San Sebastiano” sarà reintegrato definitivamente nelle collezioni del museo nell’autunno 2026.
Il Musée des Beaux-Arts di Marsiglia: storia e collezioni
Il Musée des Beaux-Arts di Marsiglia — riconosciuto con il marchio “Musée de France” — è tra i quindici primi musei municipali creati in Francia dal Consolato nel 1801 ed è il più antico della città. Dal 1869 è ospitato nell’ala sinistra del Palais Longchamp e conserva una collezione di oltre 8.000 opere: dipinti, sculture e disegni dal XVI al XIX secolo. Il museo offre un ampio panorama che va da Rubens a David, da Courbet a Monticelli, mettendo in luce anche il dinamismo artistico della Provenza nei secoli XVII e XVIII.
L’esposizione sarà ad accesso libero, dal martedì alla domenica, dalle 09:00 alle 18:00.
Con questa straordinaria donazione, Marsiglia rafforza il suo ruolo di capitale culturale del Mediterraneo, arricchendo il patrimonio cittadino con un’opera che segna una tappa fondamentale nella storia dell’arte europea.
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