Il Nazionale

Eventi e Turismo | 02 ottobre 2025, 07:10

Una donazione eccezionale arricchisce i Musei di Marsiglia

Marsiglia celebra un evento storico per il suo patrimonio artistico: il “San Sebastiano” di Louis Finson, capolavoro del caravaggesco europeo dipinto a Napoli nel 1612 ed stimato 500.000 euro, entra ufficialmente nelle collezioni del Museo delle Belle Arti.

Una donazione eccezionale arricchisce i Musei di Marsiglia

Il “San Sebastiano” di Louis Finson entra nelle collezioni del Museo delle Belle Arti

Marsiglia celebra un evento storico per il suo patrimonio artistico: il “San Sebastiano” di Louis Finson, capolavoro del caravaggesco europeo dipinto a Napoli nel 1612 e stimato 500.000 euro, entra ufficialmente nelle collezioni del Museo delle Belle Arti. Si tratta della donazione più significativa tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, quando Jules Cantini e Marie Grobet lasciarono alla città opere fondamentali.

Un’opera emblematica del caravaggesimo europeo

Il dipinto, che raffigura san Sebastiano nel pieno del martirio, porta con sé l’impronta inconfondibile dell’influenza di Caravaggio: la forza del chiaroscuro, l’intensità delle passioni e la rappresentazione del corpo sacro e sofferente. La posizione della testa, inclinata all’indietro — presente anche in altre opere dell’epoca — testimonia il legame diretto con i modelli caravaggeschi e consacra il quadro come un passaggio cruciale nella storia dell’arte, non solo per Marsiglia e la Provenza, ma anche per lo sviluppo del caravaggesimo in Europa.

Come hanno sottolineato Nicolas Misery, direttore dei Musei di Marsiglia, e Luc Georget, conservatore capo del Musée des Beaux-Arts, l’opera contiene un’ulteriore curiosità: a destra della tela è riconoscibile un autoritratto dell’artista, dettaglio che accresce il valore storico e documentario del dipinto.

Un dialogo con la Maddalena in estasi

Il “San Sebastiano” sarà esposto in accostamento a La Maddalena in estasi di Finson, opera contemporanea che stabilisce con il santo un confronto intenso e drammatico. I due quadri si rispondono per intensità emotiva e movimenti: il corpo martirizzato del santo fa eco alla figura della Maddalena, che — rinunciando al mondo — si abbandona in estasi davanti alla croce, emergente dall’ombra della grotta della Sainte-Baume. Ne risulta un dialogo visivo carico di sofferenza, fervore e misticismo.

Calendario e destino dell’opera

Il pubblico potrà ammirare il quadro dal 3 al 5 ottobre 2025 al Museo delle Belle Arti, prima che l’opera venga sottoposta a un restauro presso il CICRP. Completate le operazioni di conservazione, il “San Sebastiano” sarà reintegrato definitivamente nelle collezioni del museo nell’autunno 2026.

Il Musée des Beaux-Arts di Marsiglia: storia e collezioni

Il Musée des Beaux-Arts di Marsiglia — riconosciuto con il marchio “Musée de France” — è tra i quindici primi musei municipali creati in Francia dal Consolato nel 1801 ed è il più antico della città. Dal 1869 è ospitato nell’ala sinistra del Palais Longchamp e conserva una collezione di oltre 8.000 opere: dipinti, sculture e disegni dal XVI al XIX secolo. Il museo offre un ampio panorama che va da Rubens a David, da Courbet a Monticelli, mettendo in luce anche il dinamismo artistico della Provenza nei secoli XVII e XVIII.

L’esposizione sarà ad accesso libero, dal martedì alla domenica, dalle 09:00 alle 18:00.

Con questa straordinaria donazione, Marsiglia rafforza il suo ruolo di capitale culturale del Mediterraneo, arricchendo il patrimonio cittadino con un’opera che segna una tappa fondamentale nella storia dell’arte europea.

Redazione

Commenti