E’ agli arresti domiciliari presso la sua tenuta di Gavi, in provincia di Alessandria, Massimo Diotti, il 55enne consulente finanziario di Roddi, che il sostituto presso la Procura della Repubblica di Asti Stefano Cotti ha indagato – truffa aggravata e autoriciclaggio, le ipotesi di indagine – sulla scorta delle denunce avanzate da diversi suoi clienti, che nei mesi scorsi si erano rivolti anche al nostro giornale segnalando le difficoltà riscontrate nel tornare in possesso di denari affidatigli anche per diverse centinaia di migliaia di euro.
Dal 2013 al marzo scorso il professionista ha operato come consulente di Banca Fideraum presso la sede dell’istituto in piazza Michele Ferrero ad Alba. L’istituto gli aveva poi revocato il mandato in conseguenze delle irregolarità gestionali al centro delle querele intanto presentate dai risparmiatori.
Venerdì 26 settembre il broker è stato sottoposto a interrogatorio dal giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Asti, così come prevede la nuova normativa in materia di misura cautelare quando il giudice non ravvisi che sussista pericolo di fuga o pericolo di inquinamento probatorio.
Assistito dall’avvocato torinese Gianni Caneva, si è avvalso della facoltà di non rispondere e ha rilasciato dichiarazioni spontanee, dicendo che intende farsi sentire dal pubblico ministero e risarcire i clienti che lamentano raggiri e ammanchi.
Sette i casi rientrati sinora nel fascicolo aperto dalla Procura. Stando a quelle testimonianze il professionista si sarebbe appropriato di quanto a lui affidato dietro la promessa di lauti guadagni per fini evidentemente personali, mentre eventuali richieste di rientrare dei propri investimenti avanzate dai clienti venivano esaudite ricorrendo ai capitali di altri malcapitati.
Ne suoi confronti è stato intanto disposto il sequestro di immobili per un ammontare di circa 1,5 milioni di euro. Tra questi i 33 ettari di vigneti dell’azienda agricola San Matteo Wineyards di frazione Rovereto a Gavi, tenuta con la quale a partire dai primi anni Duemila il professionista langarolo si è dato alla produzione di vini, Gavi Docg, ma anche Moscato d’Asti, Barbera d’Alba e Nebbiolo d’Alba. Nel 2016 l’acquisto dell’immobile dal quale, mediante una ristrutturazione avviata due anni più tardi, sono state create le sei stanze più suite di Cascina Roma Farmhouse. A questi si aggiungono beni mobili – tra i quali due trattori, una Harley Davidson e un’auto Bmw – e altri 600mila euro di fondi rinvenuti nella sua disponibilità su conti bancari, ora bloccati dal tribunale.
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