Il ritorno ufficiale di Claudio Scajola in Forza Italia, annunciato sabato scorso a Telese dal presidente della Provincia e sindaco di Imperia, ha visto molti commenti della politica ligure. In proposito abbiamo ascoltato il senatore di Sanremo Gianni Berrino (Fratelli d’Italia), unico esponente parlamentare della nostra provincia che ha commentato il rientro dell’ex ministro tra gli azzurri ed i riflessi sul quadro politico provinciale.
Secondo Berrino, il rientro di Scajola “Fa sì che tutte le caselle tornino al loro posto, la politica e i partiti si riappropriano della vita pubblica anche in questa provincia, dopo anni di civismo più o meno provocato. Sicuramente definisce chi gioca con chi e chi gioca con chi e, quindi, le caselle sono tornate tutte al loro posto ma resta l'anomalia di Sanremo. Ci sono quattro esponenti di Forza Italia che governano insieme al PD. Era un’anomalia prima che si iscrivessero, rimane ancora più un’anomalia dopo che si sono iscritti e ancora più dopo che Claudio Scajola è tornato ufficialmente in Forza Italia. Noi comunque siamo l'opposizione, il problema sarà del PD e degli altri che governano insieme a loro”.
Sul possibile effetto traino di nuove adesioni a Forza Italia dopo il ritorno di Claudio Scajola tra gli azzurri: “Io questo non lo so, non faccio il talent scout per Forza Italia. Me lo aspetto, è chiaro che lo spirito di emulazione o comunque il piacere di condividere percorsi politici che erano diventati civici di nuovo nei partiti può far sì che la politica riprenda peso anche in termini di tessere. Con noi in Fratelli d'Italia è successo, viaggiamo sempre oltre le 400 tessere a livello provinciale, quindi può succedere anche in Forza Italia. Io lo giudico un bene, anche perché le elezioni si vincono con i voti e non con le tessere”. Per quanto riguarda gli equilibri di coalizione, Berrino ribadisce: “Il centrodestra è da 30 anni che è così ed è chiaro che per vivere e per vincere ha bisogno di tutte le sue parti, quindi è un dato positivo che i partiti forti facciano parte della coalizione. Poi ognuno all'interno dei suoi partiti fa la sua battaglia, fa la sua competizione per essere più forte, ma è chiaro che è un dato positivo”.
Sulle vicende di Sanremo, dove si parla di un possibile rimpasto di giunta, il senatore osserva: “Noi come Fratelli d’Italia assistiamo dall'esterno ad una vicenda che pensavamo di non dover vedere a distanza di poco più di un anno dalle elezioni, però non sono problemi nostri perché noi siamo all'opposizione. Naturalmente se Emanuele Cencelli è visto negativamente per la politica prendo atto che viene messo in atto anche tra le forze civiche”. A Sanremo il centrodestra sta già pensando alle prossime elezioni amministrative? "Ci pensa come opinione pubblica, però nel frattempo tre anni e mezzo sono tanti e certamente non ci possiamo fossilizzare solo a pensare alle elezioni. Faremo di tutto affinché la città cresca dal punto di vista dell'opposizione. È chiaro che oggi c'è una maggioranza civico-PD che non è nelle nostre corde, quindi per noi il futuro non può essere questo”.
Guardando invece alle elezioni provinciali, Berrino ricorda: “È un gioco poco politico perché è una elezione di secondo livello, in una provincia dove oltre 50 comuni hanno meno di 1500 abitanti, quindi dove i sindaci esprimono quasi tutte le espressioni civiche locali, per cui vedo poco di partiti. È chiaro che appena parleremo con Scajola, che oggi è l'unico candidato, anche della presenza di Fratelli d'Italia all'interno della lista che porterà alle elezioni provinciali, ne parlerò ancora più volentieri. A questo punto il Presidente è da annoverare tra gli esponenti di Forza Italia”. Il senatore conclude confermando l’unità della coalizione: “La coalizione rimane attorno alla candidatura di Claudio Scajola. A questo punto, se non ci sono novità, sì, ne parleremo, ma a maggior ragione rimane una coalizione di centrodestra”.
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