Il Nazionale

Cronaca | 29 settembre 2025, 15:11

Risparmi dei clienti spariti nel nulla: denaro e immobili sequestrati al broker albese finito nel mirino della Procura di Asti

A marzo Banca Fideuram revocò il mandato al 55enne consulente per "irregolarità gestionali". Ora si attendono sviluppi dalle verifiche condotte dalla Guardia di Finanza anche verso altri soggetti

Risparmi dei clienti spariti nel nulla: denaro e immobili sequestrati al broker albese finito nel mirino della Procura di Asti

Pare vicina a un’importante accelerazione l’indagine che la Procura della Repubblica di Asti sta conducendo da alcuni mesi sulla scorta delle denunce che numerosi risparmiatori hanno presentato nei confronti di un promotore finanziario dell’Albese.

L’uomo, M. D., 55enne residente in un comune della prima cintura di Alba, ha operato sino al marzo scorso quale consulente di Banca Fideuram, gruppo Intesa Sanpaolo, del quale era collaboratore dal 2013, con ufficio presso la filiale di piazza Michele Ferrero ad Alba.

Nell’autunno 2024 all’istituto erano giunte le prime allarmate richieste da parte di privati impossibili a tornare in possesso di cifre anche importanti, in diversi casi anche centinaia di migliaia di euro, affidate al broker affinché le investisse per loro conto.

Diverse le testimonianze raccolte dal nostro giornale. Tra queste quella riportata dagli eredi di un artigiano residente in un centro vinicolo al confine tra l’Albese e l’Astigiano, deceduto nell’autunno 2023, il quale insieme alla moglie aveva affidato all’uomo risparmi per alcune centinaia di migliaia di euro. Fondi che figlio e nipote avrebbero voluto svincolare per dar corso alla successione ereditaria, così da utilizzarli nell’acquisto di un immobile, ricevendo dal consulente risposte evasive e un assegno per una cifra di molto inferiore, 40mila euro, che i destinatari scopriranno poi provenire dal conto corrente di un altro risparmiatore, ignaro dell'avvenuto prelievo.

Pari a 300mila euro la somma che una coppia di novantenni residenti ad Alba sta cercando di recuperare con l’aiuto dell’avvocata Chiara Minasso, legale con studio nella capitale delle Langhe che ha lavorato a lungo per raccogliere il materiale comprovante un caso finito anch’esso all’attenzione del pubblico ministero Stefano Cotti, titolare del fascicolo di indagine.

Secondo quanto ricostruito dalla legale, così come in altri casi, il professionista avrebbe approfittato del rapporto di fiducia costruito in venticinque anni di conoscenza e frequentazione con la coppia di anziani clienti – lui commerciante in pensione, lei casalinga, entrambi con la licenza di scuola elementare –, convincendoli a sottoscrivere diverse proposte di investimento.

In un caso, nel febbraio 2023, il consulente avrebbe convinto l’anziano a rilasciare un assegno circolare da 330mila euro a favore di un terzo, che si è poi scoperto essere un notaio con studio in Novi Ligure (Alessandria). Nell’agosto e nel dicembre dello stesso anno un’altra proposta di investimento e altre firme, con la disposizione di due bonifici per oltre 25mila euro complessivi a favore di società riconducibili allo stesso consulente, titolare anche di una cantina vinicola con annessa struttura ricettiva.

Nel febbraio successivo, 2024 quest’ultimo consegnava ai coniugi un documento, rivelatosi successivamente falso, dal quale emergeva che l’ammontare degli investimenti fatti per suo tramite sarebbe stato pari a una somma superiore a 1 milione di euro. In realtà, come poi appurato dall’avvocata Minasso presso Banca Fideuram, a quella data l’ammontare degli investimenti fatti dal consulente per i coniugi ammontava a una somma nettamente inferiore.

"A seguito di verifiche da parte del servizio Audit della società - riferiva al nostro giornale un portavoce di Fideuram-Intesa Sanpaolo Private Banking nel giugno scorso - sono state accertate irregolarità gestionali da parte del consulente finanziario, a cui, in data 24 marzo 2025, è stato immediatamente revocato il mandato. Sono in corso ulteriori accertamenti da parte delle autorità preposte”.

Ad oggi il nome dell’uomo figura ancora tra gli iscritti nell’Albo dei Consulenti Finanziari, come riportato dal portale dell’organismo di vigilanza Ocf (qui), che in casi simile effettua normalmente verifiche sull’intero portafogli gestito. Nel luglio scorso, grazie alle indagini svolte dall'avvocato Chiara Minasso, è intervenuto anche l'Organismo di Vigilanza dei private banker, che sta procedendo negli accertamenti.

Possibili sviluppi sono invece attesi sul fronte dell’indagine penale grazie agli accertamenti che gli inquirenti hanno condotto nei confronti non soltanto del consulente, ma anche di altri soggetti. 

Venerdì 26 settembre il 55enne al centro dell’indagine è stato interrogato dal Giudice per le Indagini preliminari del Tribunale di Asti, mentre in queste ore le forze dell'ordine stanno eseguendo sequestri di immobili e denaro a lui riconducibili disposti dalla Procura. 

Nel contempo, nonostante i numerosi solleciti dei legali, tra i quali l’avvocato Chiara Minasso, Banca Fideuram ad oggi non avrebbe preso posizione, né risarcito i propri clienti danneggiati.

Ezio Massucco

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