Ancora tensioni in Comune a Ceriale, dove si apre un nuovo fronte politico.
Convocato dalla sindaca Marinella Fasano, il vicesindaco Luigi Giordano avrebbe appreso di un incontro tra la prima cittadina e il capogruppo di minoranza Piercarlo Nervo. Sul tavolo, secondo quanto riferito, un possibile rimpasto di giunta che prevederebbe la sostituzione del vicesindaco e l’assegnazione di un assessorato all’opposizione. "Una prospettiva imminente, salvo colpi di scena dell’ultima ora" ha commentato Giordano.
Il vicesindaco cerialese parla apertamente di tradimento del mandato elettorale: "Sarebbe un grave attacco alla democrazia e alla volontà popolare. Una manovra di palazzo che esautora i cittadini del loro voto. Sostituire consiglieri e assessori di maggioranza con esponenti dell’opposizione significherebbe consegnare il governo della città a chi non aveva ricevuto la fiducia degli elettori. Così si rischia un’amministrazione ibrida e instabile, incapace di rispondere alle necessità dei cittadini".
"Questa operazione rappresenterebbe una ferita per la salute democratica della nostra comunità. Mi appellerò al Prefetto – dice -, garante della correttezza istituzionale". Ma non si ferma qui: per il vicesindaco in carica la soluzione sarebbe tornare alle urne, affinché siano i cittadini a esprimersi con il voto. "Quale programma dovrebbe seguire la nuova giunta: quello dell’attuale maggioranza o quello dell’opposizione? E che fine farà il progetto dell’area T1? La nostra proposta ha superato diverse fasi autorizzative ed è vicina alla realizzazione, mentre quella della minoranza è completamente differente".
A replicare è Nervo: "Effettivamente il sindaco mi ha chiamato chiedendomi se ci può essere una condivisione sulle scelte per superare la crisi interna alla maggioranza. Ci tengo a precisare però che noi non abbiamo chiesto la testa di nessuno. Poi, come eventualmente comporre la giunta, quelle sono scelte che spettano al sindaco".
Nervo rilancia invece un’accusa al vicesindaco: "Giordano ci ha contattato per chiederci se fossimo disponibili a firmare per far cadere l’Amministrazione e commissariare il Comune. Ma noi non siamo d’accordo".
Sull’area T1, infine, il capogruppo rassicura: "Se dovessimo governare, ci prenderemmo le nostre responsabilità cercando di risolvere l’annoso problema".
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